GP Australia, l'anteprima: il tabù di Max Verstappen, la prima di Oscar Piastri

GP Australia, l'anteprima: il tabù di Max Verstappen, la prima di Oscar Piastri© Getty Images

Il terzo appuntamento del mondiale andrà in scena a Melbourne, città natale del debuttante della McLaren e terreno ancora da conquistare per Verstappen, che all'Albert Park ha raccolto soprattutto delusioni

29.03.2023 ( Aggiornata il 29.03.2023 15:09 )

Verstappen ed il tabù di Melbourne

E' vero, metterla giù così è troppo facile. Ci sono gli imprevisti, ci sono i colpi di scena. E poi vincere non è mai facile, nemmeno quando hai un'astronave. Certo è che Max Verstappen in Australia ci arriva con un po' di fiducia in più rispetto alle ultime volte, desideroso di migliorare uno score che all'Albert Park non è che sia proprio eccezionale. Anzi, quella australiana è rimasta una delle poche piste stregate per l'olandese: Melbourne gli resterà sempre nel cuore per il semplice motivo che è la pista sulla quale ha preso per la prima volta il via in F1 (nel 2015), ma non è che a livello di numeri gli abbia regalato gioie. In sei apparizioni, Max in Australia ha messo insieme due ritiri (uno al debutto nel 2015, uno l'anno scorso), un 10° posto, un 5°, un 6° ed un 3°. Quello del 2019 fu il primo podio per la Red Bull-Honda alla prima gara di un binomio che sarebbe arrivato al titolo mondiale, e fu il primo podio per il motorista nipponico dall'anno del rientro nel Circus (ancora il 2015). Parlando di Max, un podio ed un totale di 34 punti raccolti in sei partecipazioni, media di 5,66 punti per gara: la più bassa per il campione del mondo in carica sulle piste sulle quali ha corso ad eccezione del Mugello, esperienza chiusa con un ritiro nell'unica corsa disputata sul tracciato toscano. 

Melbourne è quindi una delle pochissime piste mai finite ai piedi dell'olandese: dei 23 tracciati del calendario 2023 Verstappen non ha mai vinto solamente a Silverstone, Singapore, Losail, Las Vegas (che è nuova per tutti) e appunto Melbourne. All'Albert Park, dunque, c'è spazio per un po' di gloria personale oltre che per una battaglia iridata che sembra ristretta solamente a lui ed al suo compagno di squadra, Sergio Perez. Pilota che, al momento, merita un discorso a parte.

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