Verstappen sbaglia solo la prima partenza, promossi Hamilton e Alonso insieme a Norris e Hulkenberg; stavolta i piloti Ferrari sbagliano ma chi ci perde la faccia sono la Federazione e Liberty Media
Potremmo stendere un velo pietoso che parte da qui e raggiunge l'Australia, per quanto dovrebbe essere lungo. Scene da dilettanti allo sbaraglio, quando si vedono capi delle squadre che si guardano intorno e parlottano con i direttori sportivi perché non sanno nemmeno loro cosa accadrà di lì a cinque minuti. Altro che parlare di qualifiche e qualifichette per la prima sprint di Baku: serve un regolamento per regolamentare, appunto, le fasi di gara più delicate e non decidere di volta in volta in base a quanto ci si è annoiati in gara. Ne va della credibilità del sistema: perché i “nuovi tifosi”, quelli per i quali si sta giustificando qualunque sperimentazione moderna, sono nuovi appunti, mica stupidi.
Vasseur, l'analisi di un GP Australia amaro
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