GP Austria: i 5 temi del fine settimana

GP Austria: i 5 temi del fine settimana© Getty Images

Terza vittoria stagionale per Leclerc in una domenica in cui la Ferrari avrebbe potuto fare doppietta, se solo non si fosse fermata la macchina di Sainz; delude la Red Bull nel GP di casa mentre Alonso dà sempre spettacolo

11.07.2022 ( Aggiornata il 11.07.2022 13:41 )

Opportunismo d'argento

Siamo già a quota 7 podi in 11 GP, mica pochi per una squadra che ha iniziato a comprendere solamente qualche settimana fa come gestire i problemi più invasivi della sua vettura. Ma sono anche troppo pochi per chi cullava ambizioni iridate per una macchina, la W13, che iridata difficilmente lo diventerà. I 41” che Hamilton si è beccato a fine corsa sono veritieri fino ad un certo punto: Lewis partiva in quarta fila, ha perso tempo nel traffico ma è anche vero che Leclerc e Verstappen, nel finale, hanno approfittato della virtual safety car per una terza sosta che l'inglese invece non ha effettuato. Sul distacco finale, comunque, giusto lasciarsi un margine di dubbio, e peccato non aver avuto il confronto diretto in qualifica (Hamilton e Russell sono entrambi finiti a muro); la sostanza tuttavia è che la Mercedes non ne aveva per battersi a Spielberg con Red Bull e Ferrari. Attenzione però a chiamarlo passo indietro rispetto a Silverstone: la verità è che sono cambiate le condizioni e di conseguenza sono cambiate le prestazioni di una W13 che si è confermata, questo sì, anche troppo suscettibile ai vari cambiamenti delle condizioni al contorno.

Detto in parole povere, la W13 è una macchina che si “accende” davvero solo in determinate situazioni ed in determinate piste, soprattutto se trova una finestra di utilizzo che nel suo caso è molto ristretta. Più passano le gare, più cresce il sospetto che questa Mercedes soffra di instabilità aerodinamica: sarebbe una spiegazione del perché la W13 sia stata così competitiva su una asfalto completamente liscio come quello di Silverstone e soffra su altri che presentano più asperità. A questo potrebbero concorrere anche le gomme, con le mescole più dure soggette a minor oscillazioni e quindi più “stabili”. Potrebbe essere una chiave di lettura interessante e logica per spiegare gli alti e bassi della Mercedes, che comunque si è confermata in linea con le ultime uscite: è una macchina chiaramente superiore al resto della concorrenza, ma ancora troppo lontana da Red Bull e Ferrari. Certamente è la più affidabile, ed è questa solidità che ha permesso ad Hamilton di chiudere con il terzo podio consecutivo. Per adesso, questo opportunismo in caso di guai altrui è la miglior carta che Lewis ed il suo compagno di squadra Russell possano giocare.

Hamilton: "Podio inaspettato"


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