Mercedes: gli errori di Baku e le attese sul GP del Canada

Mercedes: gli errori di Baku e le attese sul GP del Canada© Getty Images

Le scelte d'assetto con Hamilton hanno prodotto una gara critica per i rimbalzi della W13. A Montreal il team confida in un distacco inferiore in qualifica

Fabiano Polimeni

16.06.2022 ( Aggiornata il 16.06.2022 09:14 )

Verso Montreal, GP del Canada, con l'ammissione di una direzione d'assetto seguita al limite estremo, a Baku. Mercedes ripercorre le scelte fatte in Azerbaijan, specialmente sulla monoposto di Hamilton, che hanno prodotto effetti critici sul fisico di Lewis. Una gara corsa soffrendo di rimbalzi sull'asfalto a metterne ko la schiena. 

Verso Montreal con uno scenario che si preannuncia simile, salvo correttivi che sono destinati a limitare la prestazione, peraltro non esaltante, delle W13 viste nell'ultima uscita.

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Lunghi rettilinei, un asfalto tutt'altro che liscio come un tavolo da biliardo. La necessità di bilanciare altezze da terra ed efficienza aerodinamica in rettilineo. 

Distacchi inferiori in qualifica

A sentire James Vowles, un altro calvario da affrontare nella "terra di nessuno": "Penso avremo ancora un pacchetto che non sarà in grado di correre davanti per meriti. Ferrari e Red Bull saranno ancora i riferimenti con i quali dobbiamo confrontarci. Forse il grande distacco visto in qualifica a Baku (Russell a 1"4 dalla pole; ndr) non sarà così ampio a Montreal". Una previsione sulla quale inserire il dato di una tracciatura più corta del circuito canadese.

Di diverso dall'Azerbaijan, punto critico con le monoposto 2022, ci sarà il necessario e maggior ricorso al passaggio sui cordoli, per fare il tempo tra le numerose chicane che caratterizzano il giro breve del GP del Canada. Chi saprà navigare tra le varianti con la macchina più stabile nonostante le variazioni d'altezza prodotte - a impattare sul funzionamento del fondo - potrebbe avere un cruciale punto di forza.

Wolff, l'affidabilità premia

Non ha fatto mistero di quanto a W13 consegnata nelle mani di Hamilton sia stata disastrosa a Baku per le prestazioni e il rimbalzo sull'asfalto, Toto Wolff. Il podio di Russell è figlio degli eventi, dei ritiri Ferrari, nulla in più: "Abbiamo tratto beneficio delle sfortune altrui, però l'affidabilità resta un fattore importante in Formula 1 e non manca il duro lavoro a Brackley e Brixworth per portare entrambe le macchine al traguardo.

Ci siamo trovati nuovamente a essere alla larga dal gruppo di squadre a metà schieramento in termini di velocità, però un pezzo dietro i due top team. Stiamo lavorando duramente per chiudere questo divario. Con un pacchetto che sta rendendo prestazioni al di sotto del previsto ho apprezzato la lotta nel team per remare tutti insieme e ottenere il miglior risultato possibile con gli strumenti che abbiamo a disposizione. Questo spirito ci riporterà a competere là davanti".

Montreal sperando in miglioramenti

Quello che le gare dopo Barcellona dovevano testimoniare era una vera crescita completa del progetto W13 e non relegata a una specifica condizione di pista, di tracciatura, asfalto, assetto aerodinamico. Così non è stato. 

In Canada arriva perlomeno l'occasione per provare a risolvere le problematiche vissute in Azerbaijan. "Siamo tutti entusiasti di tornare a Montreal, non avendoci corso dal 2019. La pista rappresenta una sfida unica, con chicane a separare lunghi rettilinei. Speriamo di poter compiere un passo in avanti", l'auspicio di Wolff.


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