GP Canada, l'anteprima: Red Bull verso quota 100 su una pista non solo "stop & go"

GP Canada, l'anteprima: Red Bull verso quota 100 su una pista non solo "stop & go"

La scuderia di Milton Keynes in Canada va per cercare il successo numnero 100 della sua storia, mentre dietro è lotta aperta per il ruolo di seconda forza: Aston Martin con gli aggiornamenti, Mercedes per confermarsi, Ferrari per approfondire il pacchetto di Barcellona

13.06.2023 ( Aggiornata il 13.06.2023 15:39 )

Sembrerà strano, ma per una volta la F1 non c'è stata e nessuno pare averci fatto caso. C'è stata la 24 Ore di Le Mans, a catalizzare l'attenzione di tutti gli appassionati di motorsport, un'attenzione che si è impennata con il successo della Ferrari. Anche questo è il sintomo in primis di come manchi un successo targato Ferrari nelle categorie al vertice dell'automobilismo, ed in secundis di come a questa F1, per il momento, ci sia poco da chiedere. Colpa, o merito, di una Red Bull e di un Max Verstappen che non fanno prigionieri.

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Verso quota 100

La Red Bull va a Montréal, per il Gran Premio del Canada, con una grande voglia di vincere. Perché stavolta ha un motivo in più: nella sua storia ha raggiunto quota 99 vittorie, ne manca una per andare in tripla cifra. La scuderia di Milton Keynes è già la quinta più vincente di sempre e nel giro di poco tempo, facciamo l'anno prossimo, supererà la Williams, al 4° posto di tutti i tempi con 114: la Red Bull dovrebbe vincere tutte le gare rimanenti quest'anno per agganciare il team di Grove già a fine 2023. 

C'è la voglia ma non la pressione di raggiungere quota 100, in casa Red Bull, perché si sa già che ormai sarà questione di tempo. Anzi, per certi versi alla Red Bull quasi converrebbe aspettare, perché dopo il Canada arriva l'Austria e fare cifra tonda in casa sarebbe ancora più bello. Ovviamente è una provocazione e niente di più: non si fanno questi conti, nelle scuderie di F1. E non li fa certamente Verstappen, al quale dopo Baku sono bastate tre gare per rimettere Sergio Perez al suo posto, ovvero quello di gregario di lusso. Checo convinceva pochi nel ruolo di sfidante, ma forse nemmeno era pensabile vederlo raccogliere solamente 30 punti in tre gare, contro i 77 (su 78) di Verstappen. Senza pressione, forse, Checo correrà meglio. Anche regalare il primo 1-2 in classifica Piloti alla Red Bull nella sua storia, alla fine, non sarebbe tanto male. Perché di andare a prendere Verstappen, purtroppo per lui, non se ne parla.


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