A Imola c'è una gomma "da qualifica", debutta la C6 Pirelli

A Imola c'è una gomma "da qualifica", debutta la C6 Pirelli© Getty Images
La mescola più morbida dell'offerta 2025 sarà protagonista in tre delle prossime quattro gare. A Imola è atteso il suo utilizzo soprattutto in qualifica, in gara con C4 e C5
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Fabiano Polimeni

13.05.2025 ( Aggiornata il 13.05.2025 09:54 )

Prima uscita stagionale, a Imola, per la mescola C6, la più morbida della gamma Pirelli 2025. Sarà una mescola protagonista anche a Monaco e Montreal, tutti circuiti caratterizzati da un basso impegno sugli pneumatici e, nel Principato come in Canada, con la centralità del grip meccanico. Appuntamenti dai quali Pirelli avrà dati utili per decidere l’impiego della C6 nella seconda parte di campionato, con piste come Singapore e Las Vegas teoricamente idonee per caratteristiche delle rispettive tracciature. Oltre a poter creare scenari con un salto di mescola per variare le opzioni strategiche a disposizione delle squadre.

Il week end di Imola sarà all’insegna di condizioni meteo favorevoli, sono previste tre giornate soleggiate e temperature ambientali tra i 19° C del venerdì e i 24° C della gara, giornata in cui difficilmente la mescola C6 sarà protagonista.

Un pit-stop "obbligato"

Pirelli prospetta  un GP dell’Emilia Romagna (qui trovi gli orari delle sessioni) nel quale saranno prevedibilmente le mescole C4 e C5 a coprire la distanza di gara, replicando lo scenario del 2024, quando la selezione di mescole fu uno step meno morbido e la C3 e C4 garantirono un GP corso su un solo pit-stop. Le caratteristiche del circuito e dell’asfalto non pongono particolari sfide sul degrado, registrando valori bassi di abrasività dell’asfalto, bassa aderenza e ridotta evoluzione del grip nel corso del week end.

Complice una pit-lane la più lunga del campionato, effettuare due pit-stop è strategicamente costoso e l’obiettivo dei team sarà quello di impostare la strategia su una singola fermata. Nel 2024 la mescola C3 assicurò stint mediamente da oltre 37 giri, mescola assente quest’anno. La C4, invece, permise stint da 22 giri, oggi selezione più dura del set portato da Pirelli a Imola. In termini percentuali, il 58% della distanza di gara venne coperto dalla mescola più dura, la C3 (durata media dello stint superiore a 37 giri), per il 41% della distanza venne impiegata la C4 e solo per l’1% la mescola allora più morbida, la C5.

Vantaggio McLaren ridimensionato?

Il tema della gestione delle gomme in gara è diventato cruciale per il vantaggio che McLaren è riuscita a costruire sui rivali, ottimizzando il controllo delle temperature delle gomme attraverso un intelligente lavoro su materiali e fluidodinamica interna ai cestelli freno. Imola, per la bassa severità dell’asfalto sugli pneumatici, dovrebbe presentare un quadro in cui il vantaggio della MCL39 sul terreno specifico del controllo del degrado gomme sarà minore rispetto a Miami. Diventerà cruciale, invece, la qualifica e l’utilizzo ottimale della nuova mescola C6. La posizione di partenza avrà un peso specifico molto elevato viste le difficoltà di sorpasso che presenta il circuito Enzo e Dino Ferrari.

Le prescrizioni della vigilia, su pressioni minime e angoli caratteristici delle ruote imposti da Pirelli, prevedono pressioni di 24,5 psi e 22,5 psi sui due assi, con valori di camber negativo massimo rispettivamente di -3° e -1,75°.

 

 


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