GP Messico, l'anteprima: aerodinamica e motore, esame sull'altitudine

GP Messico, l'anteprima: aerodinamica e motore, esame sull'altitudine© Getty Images

Il circuito dedicato ai fratelli Rodriguez è unico nel calendario per via dell'altura, dato che si trova a oltre 2200 sul livello del mare: a questa quota l'aria è rarefatta e questo richiede tutta una serie di accorgimenti, sia a livello aerodinamico che motoristico

24.10.2023 ( Aggiornata il 24.10.2023 14:25 )

Sarà uno scorcio finale di stagione senza sosta, per la F1 2023. Dopo Austin, arriveranno in successione Messico e Brasile, prima delle ultime due fatiche di Las Vegas ed Abu Dhabi. Insomma, ritmi forsennati per un campionato che ha già tolto dal tavolo le portate più prelibate, ovvero il titolo Piloti ed il titolo Costruttori, ma che ha ancora qualcosa da dire per le restanti posizioni in graduatoria.

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Perez: basterà l'aria di casa?

Il tema più scottante, alla vigilia del Gran Premio di Città del Messico, è quello di Sergio Perez. Checo, in crisi di identità e di risultati, vede nella trasferta messicana forse l'unica occasione per reagire, uno stimolo per provare a ribellarsi alla mediocrità di risultati che lo sta colpendo ormai da parecchi fine settimana. Nelle ultime sei gare, ovvero da dopo la pausa estiva in poi, Perez ha raccolto appena un podio, due quinti posti come miglior risultato in qualifica (Monza e Suzuka) e 51 punti totali sui 172 disponibili. Insomma, sono numeri di una crisi apparentemente irreversibile, e Checo si aggrappa all'aria di casa per provare ad invertire un trend che sta finendo per mettere in discussione pure la piazza d'onore nel campionato Piloti: tra lui ed Hamilton ci sono adesso 39 punti di distacco, ma Sergio deve ringraziare soprattutto la squalifica di Lewis ad Austin, perché altrimenti i punti di differenza sarebbero stati solamente 19.

La crisi di Perez è nata per questioni squisitamente tecniche ed è sfociata, probabilmente, nell'aspetto psicologico. Ad inizio anno Checo si trovava molto bene con la RB19 e dopo le prime quattro gare si era forse "illuso" di poter battagliare con Verstappen: dopodiché sono arrivati gli sviluppi sulla vettura che sono andati più incontro alle esigenze di Max, con Checo che ha progressivamente perso fiducia nella vettura mentre il gap prestazionale tra lui ed il compagno di squadra aumentava. Nel tentativo di ritrovare le sensazioni di inizio anno, Sergio si è un po' perso nel lavoro con gli ingegneri e questo è sfociato in una sfiducia generalizzata che ha colpito forse anche la psiche.

Contro un Verstappen ormai prossimo al record assoluto di successi in una singola stagione (eguagliate le 15 vittorie del 2022: Max può battere sé stesso vincendo anche solo una delle ultime quattro prove), ci sarà forse poco da fare, ma Perez ha l'obbligo morale di provarci, almeno in casa: di questi tempi, anche una piazza d'onore sarebbe salutata dal suo pubblico come un piccolo trionfo.

Verstappen: quale accoglienza a casa di Perez?


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