I miglioramenti al progetto W15 ci sono, confermati anche dai piloti, ma non bastano a chiudere il distacco dai primi tre team. Montecarlo potrà mescolare le carte?
La specificità di Montecarlo potrebbe dare opportunità a chi, finora, ha corso ben lontano dal vertice. La logica e le prestazioni di questo 2024 dicono ancora di una sfida tutta tra Red Bull, Ferrari e McLaren. Se c'è un posto, però, che si presta al risultato imprevedibile, quello è Monaco.
Mercedes arriva nel Principato per proseguire la crescita passo dopo passo del progetto W15. Un anno fa, proprio a Monaco, esordiva un'evoluzione concettualmente ispirata alle idee Red Bull. Un anno dopo la situazione è, se possibile, peggiore in termini di risultati.
"Il piccolo passo avanti che abbiamo fatto a Imola è stato incoraggiante. Il team ha lavorato molto duramente per portare in pista i recenti aggiornamenti e le prestazioni sono state chiaramente superiori", dichiara Toto Wolff. "Detto questo, anche altri sono migliorati.
Siamo ancora un passo indietro rispetto ai primi tre team e c'è ancora molto lavoro da fare. Tuttavia, abbiamo una direzione chiara e sviluppi in cantiere. Ora abbiamo una piattaforma più solida sulla quale lavorare e siamo fiduciosi che, col tempo, potremo inserirci nel gruppo di testa".
Circuito da massimo carico aerodinamico, è sopratutto sull'aderenza meccanica, sulla trazione e la fiducia data al pilota che si decidono le prestazioni nel Principato.
"Il lavoro continua questo fine settimana a Monaco. È un circuito unico e una sfida fantastica per il team e i piloti. È sempre difficile prevedere le prestazioni, ma cercheremo di correre un fine settimana pulito e di sfruttare al massimo la macchina che abbiamo", conclude Wolff. Attesa rivolta tutta verso le libere del venerdì, già sufficientemente indicative dei valori che troveremo in qualifica e riveleranno se (e chi) può sperare nel colpo da outsider.
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