Sainz? È un signore e un punto di forza della Ferrari

Per prestazioni, velocità e comportamento lo spagnolo si sta confermando un grande asset per il team

27.05.2024 09:51

Sainz in Australia vince con merito e soprattutto con stile, evitando qualasiasi riferimento larvatamente polemico o qualsivoglia forma di beffarda rivendicazione ispirata all’amaro riscatto. Si limita a sorridere e gioire, lui, non facendo alcun utilizzo politico di un trionfo inatteso quanto meritatissimo. Quanti, nelle stesse condizioni, al posto suo, avrebbero fatto lo stesso?

Sainz: "Sono estremamente felice per Leclerc"

La soddisfazione sincera di Sainz per Leclerc

E poi, quando finalmente il monegasco si riprende, riacquistando il centro del ring, lo stesso Sainz non abbandona per un secondo il ruolo di uomo di quantità nel team, portando costantemente fieno in cascina, senza mai dare l’aria di essere uno che ormai pensa solo per sé.

E quindi arriva il gran giorno di Monaco, al culmine di un fine settimana davvero trionfale per la Rossa, e Carlos è sempre lì. Sorridente, costruttivo, inclusivo, permeato dalla voglia di sentirsi ancora positivamente parte del tutto. Empatico verso chi vince. Addirittura. Di cuore. Sincero, buono, puro. E attenzione, perché quando a rivelare d’essere così è un uomo di carattere e di schiena dura come lui, questo comportamento vale doppio, in una F.1 in cui di solito, invece, moralmente vale tutto.

Per questo dico che la Ferrari a Montecarlo si ritrova a vincere due volte. Vedendo premiato il miglior pilota del fine settimana in Charles Leclerc, ma anche l’uomo migliore che frequenta il Circus, ossia Carlos Sainz. Uno che nell’abitacolo di una F.1 dimostra a ogni Gp il meglio e, sia quando è dentro o fuori dalla monoposto, ha ben chiara una scala di valori.

In poche parole Carlos Sainz è un gran bel pilota e anche una bellissima persona.

Ferrari e Sainz, la morale della favola

Ecco, mi sembra una supernotizia, peraltro non sorprendente né in controtendenza rispetto ai suoi soliti comportamenti, questo no. Tuttavia il Sainz di Monaco emerge, brilla e si impone come un immenso Signore, un esempio di correttezza e pulizia morale molto spendibile e prezioso per lo sport del motore.

Che Carlos sapesse correre, lo si sapeva da mo’. Che lui fosse anche uno capace di stare stupendamente al mondo, lo si sospettava, ma dopo questo stupendo trionfo di Charles e della Ferrari, reso ancor più rotondo dal suo ottimo terzo posto condito da parole così belle, se ne ha l’ulteriore e inorgogliente conferma.


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