Vince Sainz, ma il massimo dei voti se lo prende Leclerc, perfetto fino alla safey car; applausi pure alla tenacia di Verstappen, al ritorno di Hamilton ed alle rimonte di Perez, Schumacher e Vettel, mentre Tsunoda la combina grossa
Una faccia da funerale, anche se con le parole si sforza di dire altro. Tuttavia, per lui parla il linguaggio del corpo, quello che si osserva mentre Binotto gli va a parlare appena sceso di macchina, oppure l'andatura sconsolata mentre si avvia verso l'area delle interviste. Ha fatto tutto benissimo: si è giocato un jolly in avvio (l'entrata in curva 3 su Perez è stata folle: fortunato in quel caso), poi ha corso con una lucidità assoluta quando si trovava negli scarichi di Sainz, frangente in cui a più riprese ha chiesto strada. Era la sua la Ferrari più veloce, nonostante l'ala danneggiata; alla fine però resta con un pugno di mosche, un 4° posto come a Monaco, e proprio come a Monaco la sensazione è quella di una grandissima occasione sprecata.
Leclerc: "Non voglio che il focus sia la mia delusione"
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