Pirelli a Silverstone con la nuova costruzione, dopo il GP prove di 2024

Pirelli a Silverstone con la nuova costruzione, dopo il GP prove di 2024© Pirelli

Pista estremamente impegnativa sulle gomme, quella del GP di Gran Bretagna. Pirelli introduce i nuovi materiali per la costruzione, già provati dai team in Spagna

Fabiano Polimeni

04.07.2023 ( Aggiornata il 04.07.2023 16:56 )

Pista severa, Silverstone, per gli pneumatici. La più severa della stagione per le forze laterali scaricate sulle gomme e per lo stress al quale sono sottoposte.

Pirelli si presenta al GP di Gran Bretagna (qui trovi gli orari e il programma del fine settimana) con la consueta proposta di mescole C1, C2 e C3, le più dure (o quasi) della gamma 2023, vista la presenza anche della C0 (quest'ultima corrisponde alla C1 2022, mentre la C1 2023 è una mescola inedita). La novità è nella variazione di materiali impiegati, un'esigenza di anticipare lo sviluppo comunque programmato in ottica 2024, alla luce delle prestazioni superiori che le macchine 2023 hanno prodotto rispetto ai dati delle simulazioni sui quali si è basato il lavoro di sviluppo, lo scorso anno, della gamma di pneumatici 2023. 

"In questi anni abbiamo lavorato intensamente nell’ambito della simulazione in modo da essere in grado non soltanto di fornire un prodotto che rispettasse i target di prestazione definiti da tutti gli stakeholder ma anche di saper anticipare eventuali problemi e di reagire con prontezza", ricorda Mario Isola.

Pressioni invariate con la nuova costruzione

Silverstone, poi Spa-Francorchamps, ancora Suzuka, sono le piste più impegnative per gli pneumatici. L'intervento sulle costruzioni ha permesso a Pirelli di non ricorrere alla "leva" dell'incremento delle pressioni minime di gonfiaggio. Valori che, peraltro, nel week end di Silverstone risultano molto alti, per far fronte alle sfide della tracciatura e dell'asfalto sugli pneumatici: ben 26,5 psi di pressione minima prescritti sulle gomme anteriori (+0,5 rispetto al dato 2022) e 23 psi sulle posteriori. Sono ridotti anche i valori massimi di camber negativo utilizzabile rispetto ad altri circuiti: -2,75 gradi (contro il valore solito di 3,25 gradi) davanti e -1,50 gradi dietro.

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"La nuova specifica rende il pneumatico più resistente alla fatica ma non ne altera altri parametri tecnici né il suo comportamento in pista. Tutti i team hanno avuto la possibilità di testarla in occasione dello scorso Gran Premio di Spagna, quando abbiamo messo a disposizione due set supplementari per ciascun pilota: i commenti ricevuti sono stati in linea con quelle che erano le nostre aspettative, soprattutto in termini di trasparenza della prestazione.

Inoltre, la nuova specifica consente a Pirelli di mantenere sostanzialmente inalterate rispetto allo scorso anno le pressioni dei pneumatici anteriori e posteriori, pur in presenza di un significativo incremento medio dei carichi", prosegue Isola.

Tre squadre al lavoro sulle gomme 2024

Silverstone sarà teatro, dopo il week end di gara, dello sviluppo delle costruzioni e mescole 2024. Occhi puntati sul test che condurranno Red Bull, Haas e Williams, perché in gioco c'è il via libera o meno all'eliminazione delle termocoperte dalla prossima stagione. Un fronte sul quale le squadre sono restie ad accettare la novità. Inutile dire della contrarietà espressa dei piloti.

Il gran caldo una sfida in più

Le prime previsioni meteo indicano due giornate molto calde, venerdì e sabato con temperature ambientali a sfiorare i 30° C, più fresco alla domenica, con 23° C. Per l'asfalto abrasivo e l'alto stress sulle gomme, il GP a Silverstone è il consueto banco di prova sulla gestione degli pneumatici. Lo scorso anno la gara si decise su tattiche a due pit-stop e in gioco entrarono tutte le mescole proposte da Pirelli.

"Il debutto della nuova costruzione avverrà su una delle piste tradizionalmente più impegnative per le gomme: non è un caso che nella nostra scala interna di misurazione Silverstone sia al vertice in termini di stress e di forze laterali esercitate, in particolare sul pneumatico anteriore sinistro. Coi suoi curvoni veloci, la pista mette a dura prova anche i piloti, che devono sopportare accelerazioni laterali superiori ai 5 g", conclude Isola.


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