GP Ungheria: i 5 temi del fine settimana

GP Ungheria: i 5 temi del fine settimana© Getty Images

Il colpaccio di Verstappen sa tanto di mazzata decisiva al mondiale, al termine di una gara in cui la Ferrari ha sbagliato tutto, chiudendo nel peggiore dei modi un mese di luglio che ha voluto dire tanto in chiave iridata

01.08.2022 ( Aggiornata il 01.08.2022 11:34 )

Verso il ritorno definitivo

Alzi la mano chi pensa che questa Mercedes, prima o poi, vincerà una gara. Si stanno rafforzando, si stanno avvicinando, si stanno preparando a prendere quella vittoria che è diventata ragione di vita o di morte: vogliono almeno un Gp, con questa W13. Per dimostrare che se non hanno saputo conquistare il mondiale, almeno hanno saputo riprendersi. E' vero, di una Mercedes che si avvicina a piccoli passi abbiamo parlato spesso nelle ultime settimane, ma ogni domenica questa squadra pare saper limare ancora qualcosa dal ritardo che ha nei confronti di un successo di tappa. Intanto, sono tornati davanti in qualifica: sarà che c'erano condizioni difficili, sarà che le temperature hanno fregato la favorita, la Ferrari, mettiamo anche il caso che George abbia azzeccato il giro della vita, ma una pole position è una pole position. La prima di un anno che, per la cronaca, sta andando anche meglio rispetto alle impressioni delle prime gare. Questa Mercedes non ha saputo sfornare una monoposto vincente, ma ha saputo sfruttare ogni minima occasione, raggiungendo quasi sempre il bottino massimo a disposizione. A lungo non sono stati veloci, ma sono stati sempre affidabili ed hanno sbagliato poco o niente a livello tattico. Prendete ieri: strategia differenziata sulle due vetture, ed alla fine è andata bene ad entrambi.

Anche nei numeri si prende atto di una Mercedes che ha saputo ottimizzare il pacchetto a disposizione. In 13 GP, la squadra ha chiuso con almeno una vettura sul podio in 9 occasioni: una in più della Ferrari, rimasta fuori dal podio per quattro volte in stagione. Quella stessa Ferrari che, incredibilmente, è piuttosto vicina considerando la differenza prestazionale vista settimanalmente tra F1-75 e W13: Maranello nel Costruttori ha appena 30 punti in più rispetto alla banda di Toto Wolff, e pure nel Piloti Russell è davanti a Sainz e lontano appena 20 lunghezze da Leclerc. Numeri che non giustificano sogni iridati (anche perché Verstappen ha 100 punti tondi di vantaggio su Russell, è a +110 su Hamilton e nel Costruttori la Red Bull viaggia con 127 punti di margine), ma che inquadrano bene la capacità di una squadra di non dilapidare mai il risultato a disposizione. Con la direttiva tecnica che entrerà in vigore a Spa, la Mercedes spera di avvicinarsi ancora, vivere una seconda parte di stagione da protagonista e poi spostare il mirino sul 2023: sarebbe davvero una storia clamorosa.

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