GP Usa: i 5 temi del fine settimana

GP Usa: i 5 temi del fine settimana

Un weekend emotivamente intenso per la Red Bull, che tra budget cap e lutto di Mateschitz artiglia il titolo Costruttori con un Verstappen che ha fatto 13 davanti ad un Hamilton ed un Leclerc entrambi straordinari

24.10.2022 ( Aggiornata il 24.10.2022 11:44 )

Ho fatto 13!

Max Verstappen se ne va bel bello a spasso nella storia e nessuno lo può fermare. Insieme a Michael Schumacher, sulle ginocchia del quale giocava da piccolo, e Sebastian Vettel, l'uomo di cui ha rinverdito i trionfi del decennio scorso, adesso l'olandese è uno dei tre uomini sulla faccia della terra capaci di aver vinto 13 gare in una sola stagione. Con la possibilità, più che concreta, di stabilire il nuovo primato assoluto: gli basta vincere una delle ultime tre gare per fare ciò che nessuno ha mai fatto, ovvero fare centro 14 volte in un singolo campionato.

Vinto il titolo Piloti, vinto il titolo Costruttori, normale andare a pescare tra i numeri. Schumi 13 lo fece in un'annata di 18 gare, dunque portando a casa il 72,22% di successi. Max e Seb, invece, per adesso sono alla pari: 13 su 19, che in termini percentuali equivale al 68,42% di vittorie. Per superare Schumi non solo in termini assoluti ma anche di percentuale, Max dovrebbe vincere pure le ultime tre gare: così facendo salirebbe a quota 16 trionfi in 22 gare, l'equivalente del 72,72%.

C'è a chi questa roba non interessa, e forse non interessa più di tanto nemmeno a lui. Molto più probabile che Verstappen punti al record di successi assoluti prima di concedersi un po' di tregua, sebbene al tempo stesso chiunque in F1, quando si ritrova a disposizione una macchina forte, punti a sfruttare più occasioni possibili. A proposito di macchina forte: ancora una volta la RB18 è stata imprendibile, ma solo nelle mani di Max. Segno, questo, che la RB18 sarà pure un gioiello, ma che come tanti altri progetti super riusciti di Newey, solo in pochi la sanno portare veramente al limite. Diciamo la verità: se Perez dovesse arrivare secondo nel mondiale Piloti, sarebbe un mezzo regalo della Ferrari, senza nulla togliere a Checo, che quest'anno ha avuto picchi di prestazione non indifferenti. Tra Sergio e Charles potrebbe essere battaglia punto su punto fino alla fine, e questa battaglia è proprio l'occasione per sottolineare, una volta di più, quanto ci sia di Max Verstappen in questo doppio successo iridato di Milton Keynes.

Sempre a proposito di Newey, nella sua straordinaria carriera che gli è valsa una valanga di titoli, solamente in due occasioni le monoposto di Adrian si sono piazzate ai primi due posti della classifica Piloti: nel 1992 e nel 1996, tralasciando il 1997, con Schumacher estromesso dalla classifica per la ruotata a Villeneuve. Per cui, a dare manforte a quello che dicevamo prima, è facile parlare di macchine irraggiungibili: Adrian sa sfornare monoposto eccezionali a ripetizione, ma sono mezzi talmente sofisticati che diventano imbattibili solo nelle mani di pochi.

Dopo aver lavorato con Mansell, con Prost, con Senna (purtroppo per poco), con Hakkinen e con Vettel, Newey alla sua lista di piloti con cui ha avuto la fortuna di lavorare non può che aggiungere Max Verstappen. Quanto sarà grande Max, lo dirà la storia dei prossimi anni: inutile adesso fare paragoni e classifiche del cuore. Ma di sicuro questo 25enne olandese ha tutto per continuare a dare gioie ad un ingegnere formidabile che però non ha mancato occasione di riconoscere al suo pilota i grandi meriti di questa stagione. Se un grande pilota salta a bordo di una monoposto di Newey può essere solo felice, al tempo stesso se a Newey si dà un grande pilota si può star certi che i risultati arriveranno. Max ed Adrian, insomma, paiono una coppia imbattibile: ci sta che abbiano fatto 13 entrambi.

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