Vandoorne scalpita: in F1 con o senza McLaren

Il talento belga punta a rilevare Button, ma se la scuderia non dovesse esercitare l'opzione, è certo di poter avere un'opportunità in altri team

12.07.2016 14:23

McLaren o altrove, il 2017 di Stoffel Vandoorne dovrà essere in Formula 1. Il talento belga si è "parcheggiato" in Super Formula quest'anno, ma non può restare confinato in attesa che Dennis decida quale futuro lo aspetta. Le chance di essere accanto ad Alonso il prossimo anno sono legate alle sorti di Jenson Button, scenario non nuovo del resto, visto quanto accaduto l'anno scorso. Il rendimento del pilota inglese al momento è assolutamente accettabile, visto che si trova in scia ad Alonso nel mondiale, 13 punti contro 18. Ci sono poi le recenti indiscrezioni di mercato, che  lo hanno avvicinato alla Williams, dove potrebbe rilevare il sedile di Felipe Massa.

Dovesse materializzarsi questa prospettiva, Button al passo d'addio dopo 7 stagioni in McLaren, ecco la naturale formazione Alonso-Vandoorne. «Le discussioni sono in corso, è normale giunti a questa fase. Voglio essere in Formula 1 il prossimo anno, è il mio obiettivo, e ho buone sensazioni di poterci essere: se tutto andrà bene, spero sarà con McLaren.

Ho un contratto con loro ed è il posto in cui voglio stare, se per qualche motivo non sarà possibile, allora sono fiducioso che saranno disponibili altre opzioni». E qui si innesta una nuova prospettiva per il Vandoorne che punta alla Formula 1: immaginare un futuro altrove, svincolato dalla McLaren, che ha un'opzione da esercitare sul belga. Nelle scorse settimane, Eric Boullier ha ribadito come il tema mercato piloti non sia in cima alle priorità della scuderia e se ne discuterà non prima del prossimo settembre.

Test a Silverstone, Alonso precede i rookie

Vandoorne ha voluto sottolineare anche come il radicale cambiamento tecnico che attende la Formula 1 nel 2017 non sia un fattore decisivo nella scelta, immaginando che la McLaren possa voler continuare con due piloti molto esperti per affrontare la transizione regolamentare. «Sono un pilota, sento di poter andar forte in qualsiasi macchina. Ho vinto praticamente con ogni monoposto che ho guidato, quindi sono piuttosto sicuro di poter indicare la strada al team e mi sento pronto per farlo. Sono pronto al 100%, adesso devo solo aspettare».


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