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Su Valencia Alonso fa retromarcia

Su Valencia Alonso fa retromarcia

30 giu 2010

Fernando Alonso compie un passo indietro sulla vicenda della “safety car” al Gran Premio d’Europa. Non proprio una retromarcia, quella dello spagnolo, ma dichiarazioni sicuramente più morbide. È evidente che la rabbia sta lasciando il posto alla delusione. Anche nelle file della Ferrari si comincia ad ammettere che, caso Hamilton a parte, la strategia decisa dalla Scuderia dopo l’incidente di Mark Webber non è stata affatto perfetta, in riferimento soprattutto alla scelta di far rientrare al box anche Felipe Massa.
Ma sentiamo che cosa ha detto Fernando Alonso un paio di giorni dopo aver dichiarato che “la corsa di Valencia è stata manipolata”; un’affermazione alla quale aveva replicato Lewis Hamilton con un micidiale Fernando farebbe meglio a pensare al sorpasso subito da Kobayashi”.
Lo spagnolo della Ferrari ammette che: “Subito dopo la gara ero molto arrabbiato per tutto quello che è successo ma ora la rabbia si è trasformata in voglia di reagire, in energia positiva. La safety car è arrivata nel momento peggiore per noi e ci ha rovinato la corsa. A Valencia siamo stati particolarmente sfortunati sul momento in cui la safety car è entrata in pista. Sarebbero bastati pochi secondi in più o in meno per cambiare totalmente la nostra gara. Non serve a molto ritornare sugli episodi che ne sono conseguiti. Ovviamente, a mente fredda, sono molto più tranquillo rispetto ai momenti immediatamente successivi alla fine della gara. In quei frangenti ci si esprime in maniera emotiva ed è facile usare dei toni e delle espressioni forti che possono essere male interpretati e dare adito a sospetti, cosa che non avevo alcuna intenzione di suscitare. Certo, capisco che il lavoro dei commissari sia difficile e che debbano essere prese decisioni non facili in tempi brevi. Quello che intendevo è che chi, come noi, ha rispettato le regole purtroppo, in questa circostanza, ha subito un danno molto maggiore di chi le regole le ha infrante e ha subito una penalità. E non mi riferisco a nessuno dei miei colleghi in particolare: è una questione generale e credo che ne dovremo parlare fra di noi in tutta tranquillità, per evitare che cose del genere si possano ripetere. Mi fa piacere sapere che la Federazione abbia reagito con prontezza, convocando una riunione straordinaria dello Sporting Working Group e ho fiducia, anzi ne sono certo, che tutti i punti sul tappeto saranno chiariti in maniera esaustiva”.
Lo spagnolo parla poi della prossima sfida, il Gran Premio di Gran Bretagna sul rinnovato circuito di Silverstone: “Con la testa sono comunque già  sul prossimo gran premio, a Silverstone, dove cercheremo di mettere tutta questa energia accumulata in macchina per cercare di riprenderci quello che ci è sfuggito, per un motivo o per l’altro, a Valencia, anche se sappiamo che Silverstone non è una pista che, in teoria, è favorevole alle caratteristiche della nostra monoposto”.
Alonso non dà per persa la battaglia in campionato, anzi rilancia: “Anche se il risultato di Valencia non è stato quello che volevamo, non è successo nulla di irreparabile. Vero, il distacco dalla vetta è salito a 29 punti ma non siamo nemmeno a metà del campionato. Siamo indietro di poco più di una vittoria quindi la situazione è apertissima. Le novità che abbiamo portato in Spagna ci hanno consentito di fare un passo avanti e di essere più vicini ai primi. Sono soddisfatto ma sono anche consapevole che dobbiamo continuare a spingere sullo sviluppo della F10 perché dobbiamo cercare di avere al più presto una macchina in grado di lottare per la pole e di avere un vantaggio sugli avversari. Se finora abbiamo accumulato 29 punti di distacco dal leader del campionato, vuol dire che nelle prossime dieci gare dovremo fare almeno 30 punti in più di chi è, di volta in volta, in testa.  Fra le cose più importanti successe domenica c’è il fatto che Mark Webber, protagonista di un incidente tanto spettacolare quanto spaventoso, sia rimasto praticamente indenne. Ciò significa che il lavoro fatto dalla FIA per la sicurezza ha dimostrato una volta di più di essere fondamentale e deve farci ricordare che, su questo fronte, non bisogna assolutamente mai abbassare la guardia”.


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