Autosprint

Montoya a fuoco, il video

Montoya a fuoco, il video

28 feb 2012

Colpo di scena alla Daytona 500 della Nascar Spint Cup corsa di lunedì sera, quando al 160° giro, in regime di safety car, Juan-Pablo Montoya ha perso il controllo della sua Chevy del team di Chip Ganassi andando a impattare violentemente con un jet dyer, ossia una delle vetture di servizio utilizzate per asciugare la pista tramite un propulsore jet con circa 600 litri di kerosene a bordo.

Al momento del crash il carburante è esploso dando vita a uno spettacolare incendio, per fortuna senza conseguenze: «Appena ho lasciato il pit-lane - ha poi spiegato Montoya -, avevo chiesto ai meccanici di controllare il posteriore perché avvertivo strane vibrazioni ma mi hanno detto che era tutto ok, ho affrontato quindi il rettilineo e stavo mettendo la quarta, ma non andavo così forte... Non appena il mio spotter mi ha detto di controllare meglio perché il mio posteriore fosse così apparentemente instabile, la vettura si è girata verso destra. Non ho potuto che perdere il controllo andando a schiantarmi contro il jet dryer, scatendando il rogo».

Evidentemente c'è stato un blocco della trasmissione o del ponte posteriore che ha fatto intraversare la macchina in pieno rettifilo facendola finire contro il camion che stava asciuganso la parte alta della curva 3. Al momento del crash il colombiano si è attaccato ai freni, ma senza riuscire a fermare la sua Chevy: «Sono stato fortunato a cavarmela senza problemi, perché perfino il mio casco è stato danneggiato dalle fiamme. Non era certo il modo in cui volevo terminare la Daytona 500, questo».
Ci sono volute oltre due ore per sistemare la pista e rimettere a posto l'asfalto della curva 3 che si era pressoché sciolto. E molti temevano anche che la corsa non potesse proseguire.

Mai un'edizione della Daytona 500 Nascar è stata così tormentata dalle avversità: la gara era in programma domenica ma a causa della forte pioggia è stata rinviata a lunedi a mezzogiorno (ora smericana). Ha piovuto anche lunedi e perciò la gara è partita in serata, con le luci artificiali. Dalle tre ore iniziali è durata circa 6 ore a causa delle continue interruzioni. Tutti i favoriti sono stati eliminati da incidenti più o meno spettacolari: fra questi Jimmie Johnson, colpito quasi subito da un avversario, poi Kasey Kahne, Tony Stewart,  Kyle Busch, Kurt Busch e Danica Patrick, mentre Jeff Gordon, altro favorito, si è ritirato per la rottura del motore. 

La  Daytona 500 alla fine è stata vinta un po' a sorpresa da Matt Kenseth (Ford) alla sua seconda vittoria a Daytona e 22° in carriera nella Nascar. Kenseth in volata ha respinto l'attacco tardivo di Dale Earnhardt jr che è stato frenato dal compagno di squadra di Kenseth, Greg Biffle, che non ha approfittato della spinta che gli forniva Earnhardt per non scavalcare il compagno di team e gli ha protetto le spalle. Il poleman Carl Edwards, dopoa lcuni contatti, è finito ottavo.


Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

NASCAR: a Darlington Hamlin mette subito la seconda

Byron domina ma Hamlin vince a Darlington con una super sosta finale. Toyota davanti, mentre il leader del campionato resta Byron

Autodromo di Imola protagonista del Made in Italy e della diplomazia sportiva italiana

Un milione di visitatori attesi già nel 2025 con un impatto economico da un miliardo di euro
Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi