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Renault: F1 ibrida sì, ma con modifiche

Abiteboul riconosce la necessità di modifiche alle norme tecniche e sportive, no a stravolgimenti
Renault: F1 ibrida sì, ma con modifiche

7 gen 2016

L’ibridizzazione è la strada dal presente e (sempre più) del futuro, in campo automobilistico. Chiedere, pertanto, a un motorista impegnato in Formula 1 se l’attuale format ibrido sia da conservare o meno, inevitabilmente mette di fronte a un “conflitto d’interessi”: il palcoscenico offerto dalla massima espressione automobilistica (o ritenuta tale, a seconda dei punti di vista) riveste un’importanza cruciale anche sul versante commerciale, nel veicolare una tecnologia che, opportunamente adeguata, viene offerta sulle auto di serie. NECESSARI CORRETTIVI - Cyril Abiteboul, direttore amministrativo ad interim del team Renault, tuttavia, riconosce che sono necessari dei correttivi, non degli stravolgimenti ulteriori nel regolamento tecnico, per migliorare un prodotto, quello complessivamente offerto dalla Formula 1 delle power unit, con diverse criticità. «I regolamenti con i motori ibridi sono importanti, non solo per Renault, ma per qualsiasi altro costruttore di auto. Se si guarda l’offerta di modelli futura di gran parte dei marchi, vedrete elementi ibridi su tutte le vetture. Se mi chiedete nello specifico delle regole attuali, per quanto siano importanti non dobbiamo nasconderci: non sono del tutto convinto che abbiamo le norme sul motore adeguate alla Formula 1 moderna». ATTESA PER LE PROPOSTE - Nel giro di poche settimane si attendono le proposte individuate dal presidente della Fia e da Ecclestone per indicare una soluzione ai temi che il Consiglio mondiale del motorsport ha riconosciuto abbiano bisogno di una soluzione: dai costi eccessivi alla garanzia di fornitura di un motore per ogni team in griglia, questioni che Abiteboul include tra quelle bisognose di un intervento: «c’è lo spettacolo, i costi per i motoristi e il prezzo per le scuderie, ma anche il rumore, la manutenzione e altro. In più ci sono tutti gli elementi sportivi collegati, come il sistema dei gettoni, estremamente confusionario, al pari di quello delle penalizzazioni: non credo che abbiamo un pacchetto particolarmente brillante. Detto ciò, abbiamo bisogno di scartare completamente queste norme e provare strade del tutto diverse o migliorare quel che va migliorato e aggiustare alcuni dettagli? Non ne sono convinto. Il modo di procedere normale sarebbe quello di evolvere, anziché apportare modifiche radicali. E’ molto difficile anticipare quali sarebbero gli effetti di un cambio netto, noi siamo assolutamente disponibili a una modifica dei regolamenti», le parole riportate da Motorsport.com f.p.

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