Gioielli dell'ingegno e delle tecnica diventati splendidi fallimenti su quattro ruote: ecco alcune delle loro storie

Lettera alle auto da corsa mai nate

<p><span class="kcode ktype-immagine" data-k-id="2769287" data-k-kid="sn:autosprint:2769287" data-k-thumb="https://cdn-autosprint.corrieredellosport.it/images/2020/02/21/222857471-3885e844-ca7b-49b1-b08f-3de6cc8f2988.jpg" data-k-type="immagine"></span></p>

<p>Prima la presentazione, poi i collaudi, infine le gare. Le <a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2020/02/21-2766144/test_barcellona_3_bottas_spinge_vettel_fermato_dal_motore/">prove della Formula 1</a> a Barcellona hanno acceso i riflettori sull'inizio del campionato, con le nuove monoposto tirate a lucido, chiamate agli ultimi preparativi prima di lanciarsi nel campionato. Step non semplici, ma dati per scontati, eppure non sempre si avverano. Il motorsport è ricco di storie di auto, nate per competere ai massimi livelli della loro categoria che, per i motivi più diparati, la pista non l'hanno vista mai. Sfogliate queste pagine per scoprie alcune delle storie di meravogliose incompiute.</p>

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<h2>Ferrari 637</h2>

<p><span class="kcode ktype-immagine" data-k-id="2769287" data-k-kid="sn:autosprint:2769287" data-k-thumb="https://cdn-autosprint.corrieredellosport.it/images/2020/02/21/222857471-3885e844-ca7b-49b1-b08f-3de6cc8f2988.jpg" data-k-type="immagine"></span></p>

<p>Sono state innumerevoli le volte in cui <strong>Enzo Ferrari </strong>andò ai ferri corti con la Federazione, minacciando di ritirare la <strong>Scuderia </strong>dalla F1 e c'è stata una sola occasione nella quale questa sliding door clamorosa sarebbe potuta aprirsi. Nel 1985, gli allora vertici dello sport automobilistico decisero di congelare il regolamento sportivo per la stagione seguente, direttive in base alle quali a Maranello si stavano già preparando. La cosa non andò giù al <strong>Drake</strong> che, per dimostrare di saper sopravvivere anche senza F1, fece realizzare la Ferrari 637 per disputare il campionato CART. La vettura fi provata a <strong>Fiorano </strong>da Alboreto, però non corse mai. Ferrari ottenne ciò che voleva e la 637 è entrata a far parte della Galleria Ferrari.</p>

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<h2>Lancia ECV</h2>

<p><span class="kcode ktype-immagine" data-k-id="2769288" data-k-kid="sn:autosprint:2769288" data-k-thumb="https://cdn-autosprint.corrieredellosport.it/images/2020/02/21/224540487-2f4dcaa6-4d3e-4b76-b624-667ea567ae7e.jpg" data-k-type="immagine"></span></p>

<p>Il 1986 fu un anno orribile per il rally. Era l'epoca del massimo splendore del Gruppo B, tanto bello quanto dannato per gli incidenti tragici che ne hanno segnato il sinistro fascino. L'incidente mortale di <strong>Toivonen e Cresto</strong> segna la fine di un'era e l'inizio di una nuova classe che avrebbe dovuto attrarre altri costruttori. Lancia fa da capostipite a quello che sarebbe dovuto essere il Gruppo S, una serie basata su prototipi all'avanguardia da produrre in minimi pezzi per ottenere l'omologazione. La ECV, con la struttura a cellula in fibra di carbonio e un <strong>4 cilindri bi-turbo</strong> da oltre 600 cv fu la prima. <strong>Toyota MR2, Audi Sport quattro</strong> e <strong>Lada Samara Eva </strong>seguirono l'esempio. Ma il campionato non vide mai la luce, perché fui preferito correre con vetture più convenzionali derivate dalla produzione di serie... E così nacque il Gruppo A.</p>

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<h2>Alfa Romeo 164 ProCar</h2>

<p><span class="kcode ktype-immagine" data-k-id="2769382" data-k-kid="sn:autosprint:2769382" data-k-thumb="https://cdn-autosprint.corrieredellosport.it/images/2020/02/21/232057095-4abdfe70-cddb-4302-9eb7-1107d56b2449.jpg" data-k-type="immagine"></span></p>

<p>Il campionato <strong>ProCar</strong> era nato nel 1987 con l'idea di far competere vetture dalla carrozzeria ispirata ai modelli di serie, ma meccanica da <strong>Formula 1. L'Alfa Romeo sposa da subito il progetto e mette in cantiere la prima della classe, la 164 ProCar. Sotto la pelle dell'ammiraglia di allora del Biscione, era stato realizzato un gioiello: telaio monoscocca in carbonio, sospensioni anteriori e posteriori a doppi quadrilateri deformabili del tipo push rod, carrozzeria in kevlar  emotore posteriore centrale a 10 cilindri a V, cilindrata 3.5 litri, aspirato, con 620 cavalli di potenza a 11.800 giri/min. Unica apparizione della vettura, un giro di pista a Monza, poi basta. I costi elevati del prgetto fecero scappare i costruttori e il campionato non vide mai la luce.</strong></p>

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<h2>Lotus 96T</h2>

<p><span class="kcode ktype-immagine" data-k-id="2769383" data-k-kid="sn:autosprint:2769383" data-k-thumb="https://cdn-autosprint.corrieredellosport.it/images/2020/02/21/233815463-90d570c3-7c1a-450d-a368-644643bd0e1d.jpg" data-k-type="immagine"></span></p>

<p>Tutto nacque dall'idea di Roy Winkelmann di correre nel campionato CART, senza però acqusistare una vettura fatta su telaio Lola o March. Con il Team Lotus iniziò il progetto che avrebbe dovuto portare al successo in tre anni, ma una Casa europea alla conquista degli USA fece storcere a parecchi il naso. I piloti non vollero correre per un team sconosciuto oltre oceano e, soprattuto, gli sponsor americani si tennero ben lontani dal progetto. E fu così che la 96T rimase l'unico e inutilizzato prototipo.</p>

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<h2>Polo WRC</h2>

<p><span class="kcode ktype-immagine" data-k-id="2769384" data-k-kid="sn:autosprint:2769384" data-k-thumb="https://cdn-autosprint.corrieredellosport.it/images/2020/02/21/235126102-bb7427aa-e84e-494d-8286-522d10474841.jpg" data-k-type="immagine"></span></p>

<p>Nel 2017, il WRC ha aggiornato il regolamento tecnico per rendere le auto più belle e più veloci, nel tentativo di ritornare ai fasti del <strong>Gruppo B</strong>. Finita l'era di <strong>Loeb</strong>, è stato il <strong>francese Ogier</strong> a dominare la scena con la Polo. Il team VW era talmente forte da var già mandato su strata il prototipo della nuova generazione di vetture, ma poi il <strong>Dieselgate</strong> ha stavolto i programmi sportivi della casa. Rubinetti chiusi e addio a sogni di gloria.</p>

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<h2>Audi R18</h2>

<p><span class="kcode ktype-immagine" data-k-id="2769385" data-k-kid="sn:autosprint:2769385" data-k-thumb="https://cdn-autosprint.corrieredellosport.it/images/2020/02/22/000039955-2273327f-2e1d-4d81-a19b-cb8dbcb1353c.jpg" data-k-type="immagine"></span></p>

<p>Stessa sorte della Polo è toccata all'Audi R18. La sfida alla Porsche per riprendersi il trono del WEC si interrompe bruscamente a causa del Dieselgate, della LMP1 dei Quattro Anelli resta solo il modellino.</p>

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<h2>McLaren MP4-18x</h2>

<p><span class="kcode ktype-immagine" data-k-id="2769386" data-k-kid="sn:autosprint:2769386" data-k-thumb="https://cdn-autosprint.corrieredellosport.it/images/2020/02/22/000351253-80ba24f3-9496-4466-b0bb-9dc13f0a97cf.jpg" data-k-type="immagine"></span></p>

<p>Il tentativo estremo di Ron Dennis di colmare il gap nei confronti della Ferrari. Talmente estremo da essere ingestibile a causa dei troppi problemi durante lo sviluppo. La monoposto non vide mai l'inizo del Campionato di Formula 1 2003.</p>

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<p>Gioielli dell'ingegno e delle tecnica diventati splendidi fallimenti su quattro ruote: ecco alcune delle loro storie</p>
