Il 2022 si sta per concludere ed è ora di riviverlo attraverso i protagonisti, non necessariamente vincenti, che lo hanno caratterizzato: Wec, Wrc, IndyCar...

Motorsport, botti di fine anno: le 10 personalità del 2022

<p>Piloti, ma non solo: in questa raccolta c'è tutto il <strong>motorsport del 2022</strong>, da rivivere attraverso i nomi e le gesta di chi si è distinto. Dai traversi all'America, passando per le gare di durata e quelle elettriche. In rigoroso ordine alfabetico.</p>
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<h3>Jamie Laura Chadwick</h3>
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<p>Non vuole smettere di sognare ed ha ragione. E' partita da casa sua, <strong>Bath</strong>, città unica per avere le uniche terme naturali del Regno Unito, ed unica lo è stata lei in questi anni nel panorama automobilistico femminile, di cui è attualmente l'esponente di maggior fortuna. Mattatrice della <strong>W Series</strong>, con tre titoli su tre e 11 vittorie nelle 22 gare disputate nella storia della categoria. Quest'anno ha dominato con cinque successi nelle prime cinque, ritrovandosi a +50 in classifica prima che il campionato fosse interrotto dopo sette appuntamenti. E' realista sul grande sogno della <strong>F1</strong>, a 24 anni riconosce che è difficile ma non impossibile. Di sicuro, per quanto sta facendo vedere, avrà pochi rimpianti.</p>
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<h3>Antonello Coletta</h3>
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<p>Questo inverno ha un sapore differente, un misto di sensazioni tra l'entusiasmo della vigilia, la vertigine dei nuovi inizi e la voglia di riportare il Cavallino Rampante ai vertici assoluti delle gare di durata. La <strong>499P</strong> è già storia, ma per chi veste Ferrari non basta esserci per dire di essere soddisfatti: anche se sarà complicatissimo, a Maranello si punterà alla vittoria. Tra le <strong>GT</strong> è stato un capo perfetto, chiudendo alla grandissima l'epopea sportiva della <strong>488 GTE Evo</strong>, la quale si è avviata alla pensione con i <strong>titoli Piloti e Costruttori Wec nella sua categoria</strong>. Adesso il grande compito di fare altrettanto nei prototipi, nel ruolo di direttore d'orchestra di una squadra da sviluppare ma già affamata.</p>
<p><a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/video/notizie/caschi-doro/2022/12/21-5989736/caschi_d_oro_2022_antonello_coletta_non_sara_facile_ma_ci_auguriamo_di_ripetere_i_successi_della_488_">Coletta ai Caschi d'Oro di Autosprint</a></p>
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<h3>Juan Manuel Correa</h3>
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<p>Se il mondo delle corse continua a fare innamorare, è certamente per merito di storie come la sua. Una carriera che sembrava devastata quanto la sua gamba, dopo quel botto a <strong>Spa 2019</strong>, in F2, che si portò via<strong> Anthoine Hubert</strong>. Lui Anthoine se lo porta nel cuore ed è con lui e per lui che ha fatto di tutto per tornare, ripartendo l'anno scorso dalla F3 dopo una riabilitazione durata quasi due anni. E quest'anno, addirittura, è salito sul podio a <strong>Zandvoort</strong>, per una delle immagini simbolo del motorsport del 2022. Si è tolto pure la soddisfazione di ripresentarsi in F2, con l'apparizione nell'ultima di Abu Dhabi, e di vincere la tappa di Portimao in ELMS con la Prema. Il ritorno in piante stabile nella F2 2023, invece, chiuderà il cerchio cominciato più di tre anni fa. Bentornato di nuovo, Juan Manuel.</p>
<p><a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/pista/2022/12/21-5986646/gioia_correa_tornera_a_tempo_pieno_in_formula_2">Gioia Correa: nel 2023 tornerà a tempo pieno in Formula 2</a></p>
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<h3>Pierre Fillon</h3>
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<p>Una vita da film, la sua. Con la sensazione che il meglio debba ancora venire. Oculista con la passione delle corse fino a diventare presidente dell'ACO, l'<strong>Automobile Club de l'Ouest</strong> organizzatore del campionato Wec. Sembrava una categoria in ginocchio, quella che si era lasciata sfuggire Porsche e Audi in Lmp1, ed invece è una categoria che assapora con gusto ogni sorso di questa attesa. Il<strong> Wec 2023</strong> si rinnoverà con le nuovissime hypercar: Toyota, Alpine, Ferrari, Peugeot e Porsche, in attesa che si aggiungano Lamborghini e Bmw nel 2024. Che dire, il nuovo paradiso dell'Endurance è qui. Con tanto orgoglio da parte di Pierre Fillon.</p>
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<h3>Sébastien Loeb</h3>
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<p>Figurarsi se perdeva l'occasione di marchiare a fuoco pure la nuova<strong> era ibrida</strong> dei rally. Lui che del <strong>Wrc</strong> è stato re per nove volte, ha inaugurato la stagione presentandosi di nuovo al via di un rally mondiale dopo quasi due anni ed ha fatto centro, consegnandoci a <strong>Montecarlo 2022</strong> una storia che è già leggenda. La prima vittoria nel debutto assoluto dell'ibrido tra i traversi, la sua prima affermazione senza il fedelissimo Daniel Elena: il centro stavolta, a 20 anni dalla sua prima vittoria nel Wrc (Germania 2002), è arrivato con una prof di matematica, <strong>Isabelle Galmiche</strong>, al fianco. E, a quanto pare, non ha proprio voglia di smettere: ha corso alla Dakar, ha corso in Extreme E, ha debuttato nel DTM. Vecchio a chi?</p>
<p><a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/rally/mondiale/2022/01/24-5099595/loeb_quando_l_eta_non_conta_l_ennesima_impresa_del_vaillant_in_carne_ed_ossa">Loeb, il Vaillant in carne ed ossa</a></p>
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<h3>Alex Palou</h3>
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<p>Con un solo successo di tappa ed il 5° posto in classifica non è riuscito a difendere il titolo in <strong>IndyCar</strong>, ma in compenso ha fatto colpo sulla <strong>McLaren F1</strong>, che dopo le ottime impressioni dei test non ci ha pensato due volte a fargli sottoscrivere un contratto da pilota di riserva per il 2023 (con annesse beghe contrattuali, poi risolte, con Ganassi). Sarà un osservato speciale, perché a 25 anni sognare la <strong>F1</strong> (e la <strong>500 Miglia di Indianapolis</strong>) non è proibito, e soprattutto perché era da tempo che non si vedeva un campione IndyCar in qualche modo legato al Circus.</p>
<p><a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2022/12/01-5948115/ufficiale_palou_pilota_di_riserva_per_la_mclaren_nel_2023">Palou, ecco che 2023 sarà</a></p>
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<h3>Will Power</h3>
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<p>Se è vero quello che diceva Darwin, cioè che non è la specie più forte a sopravvivere ma quella che si adatta meglio al cambiamento, allora<strong> Will Power</strong> è un campione della metamorfosi. Ad anni 41 (classe 1981, come Fernando Alonso) ha avuto l'umiltà di osservare la nuova generazione di piloti, e senza vergogna alcuna ha ammesso di essersi ispirato al <strong>Palou</strong> del 2021: vale a dire che si è rassegnato all’idea delle corse all'arma bianca preferendo una gestione più oculata dei momenti e dei weekend di gara, prediligendo il piazzamento al rischio bello e buono. Un'arte che ha pagato: appena una vittoria in tutto l'anno, ma secondo titolo IndyCar della carriera dopo quello del 2014.</p>
<p><a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/pista/corse-usa/2022/09/13-5708565/will_power_il_veterano_che_si_e_messo_a_fare_lo_studente">Power, il veterano che si è messo a fare lo studente</a></p>
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<h3>Kalle Rovanpera</h3>
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<p>In Finlandia è già un idolo, dopo aver contribuito ad aggiungere un capitolo alla saga dei “flying finns”. Figlio d'arte dotato di un talento naturale, <strong>il più giovane campione del mondo nella storia dei rally</strong> si è preso la scena con 5 vittorie in 13 round coronando un percorso da predestinato: lo dicevano tutti, già quando in rete circolavano i video con lui che faceva cose pazzesche all'età di 8 anni (!) su una macchina preparata apposta da papà, che sarebbe diventato un fenomeno nei rally. Adesso che la promessa è stata mantenuta e la storia rispettata, <strong>Toyota</strong> ringrazia: con lui, può aprire un ciclo. Ha vinto il titolo prima di chiunque altro, a 22 anni e 1 giorno: il precedente record apparteneva a <strong>Colin McRae</strong>, che era diventato iridato a 27 anni e 109 giorni nel 1995. Cinque anni e tre mesi (abbondanti) in meno: capito che razza di impresa ha fatto Kalle?</p>
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<h3>Akio Toyoda</h3>
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<p>La Toyota di questi tempi è un capolavoro di <strong>eclettismo</strong>: nel 2022 ha vinto tra le auto alla <strong>Dakar</strong>, ha portato a casa i titoli Piloti e Costruttori sia nel <strong>Wec</strong> che nel <strong>Wrc</strong>, e peccato che siano sfuggiti i titoli nei campionati nazionali, Super GT e Super Formula, che in Giappone hanno sempre una certa valenza. La lista dei contribuenti a certi successi è lunghissima, ed anche (ma non solo) per comodità la citazione va al presidente Akio Toyoda, figlio di Shoichiro, nipote di Kiichiro e pronipote di Sakichi, un uomo che crede fortemente nelle corse.</p>
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<h3>Stoffel Vandoorne</h3>
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<p>Contrariamente a Nyck De Vries, c'è il forte sospetto che per lui il treno della F1 sia già passato, per quanto stia riuscendo a non far rompere quel filo sottile che lo lega al Circus tramite il ruolo di terzo pilota. Il futuro, con altissime probabilità, per lui parlerà il linguaggio dell'elettrico, e dopo aver permesso alla Mercedes di chiudere l'avventura in <strong>Formula E</strong> con il doppio titolo, va in <strong>DS Penske</strong> con l'obiettivo di difendere quell'alloro portato a casa applicando la tecnica del ragioniere, un modo di fare che evidentemente ha funzionato: una sola vittoria contro le quattro di Evans, ma alla fine il campionato l'ha vinto lui.</p>
<p><a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2022/11/02-5861515/aston_martin_c_e_vandoorne_tra_i_piloti_2023">Vandoorne, nel 2023 terzo pilota Aston Martin F1</a></p>

<p>Il 2022 si sta per concludere ed è ora di riviverlo attraverso i protagonisti, non necessariamente vincenti, che lo hanno caratterizzato: Wec, Wrc, IndyCar...</p>