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L'editoriale del direttore: il Mondiale entra nella fase decisiva

Mancano cinque gare alla fine di uno dei campionati di F1 più belli di sempre. Il confronto Hamilton-Verstappen per l'iride e McLaren-Ferrari per il terzo posto nel Costruttori pronti a infiammare gli ultimi GP

L'editoriale del direttore: il Mondiale entra nella fase decisiva

Andrea CordovaniAndrea Cordovani

3 nov 2021 (Aggiornato il 2 dic 2021 alle 17:00)

Messico e nuvole sopra un Mondiale di F.1 che entra nella sua fase decisiva. Messico e favole per Max Verstappen e la Red Bull sulla rampa di lancio verso un finale di stagione tutto in parabola ascendente. C’è un’altra domenica palpitante che si erge all’orizzonte di un campionato esaltante. Uno dei più belli di sempre.

Chiamato a dare un giudizio su questa annata che avrebbe dovuto essere di transizione e che invece ha prodotto uno spettacolo indimenticabile,Nico Rosberg ha sottolineato: "Il livello di prestazioni tra i contendenti è davvero elevato. Personalmente ritengo che siamo al picco storico della F.1. È qualcosa di fenomenale: ho molto rispetto per loro...".

Loro, ovviamente, sono Verstappen ed Hamilton, divisi ora da 12 punti in graduatoria, con una forbice che potrebbe ulteriormente allargarsi dopo il week end messicano.

Con cinque Gp ancora da disputare tutto può ancora succedere.

E proprio Rosberg, l’unico che ha battuto Hamilton nell’era ibrida e dorata della Mercedes in F.1, chiarisce: "L’esperienza viene sempre premiata e Lewis ne ha parecchia. È un osso duro da battere, ciò nonostante non si può non ammettere che Max sta guidando a meraviglia".

Di avviso diverso Jacques Villeneuve. Parlando con il Corriere dello Sport l’ex iridato F.1 ha spiegato: "Ha un piccolo vantaggio Verstappen, perché è più fresco e meno stanco. Hamilton è da tanti anni che vince, anche con facilità e pure la Mercedes non è più abituata a lottare contro degli avversari: questo sta creando una dinamica particolare. È bello questo mondiale, il fatto che in lotta ci sono due squadre diverse lo rende molto più interessante perché entrambi i piloti devono spingere oltre i limiti cui sono abituati. È il caso di Lewis, quando lottava solo con Bottas...".

Sarà una fine d’anno terribilmente calda per la F.1 con una Red Bull intenzionata a cambiare il corso della storia e stoppare lo strapotere Mercedes. Come per la corsa al titolo Piloti, anche quella riservata ai Costruttori è ancora tutta da giocare. I 23 punti che dividono la Regina dalla principessa di Milton Keynes sono un margine che non lascia alcuna sicurezza alla truppa di Wolff messa all’angolo da una Red Bull che è da sempre la regina nei finali di stagione.

La possibilità di mettere a segno una clamorosa doppietta è il sogno neanche troppo proibito da parte della premiata ditta Horner-Marko. Mettiamoci comodi: da qui al 13 dicembre ne vedremo delle belle...

E a proposito di sale sulla coda del campionato. Anche il confronto tra McLaren e Ferrari per la conquista del ruolo di terza forza nel Mondiale F.1 è più che mai aperto grazie a una Rossa in crescita costante, pronta a sfruttare l’occasione propizia. "Sono contento dei progressi che ho visto nelle ultime gare e mi danno un po’ di fiducia per le prossime gare, specie in Messico dove correremo con il massimo carico aerodinamico su una pista che è meno sensibile alla potenza per cui il gap dalla Mercedes sarà minore. Posso dire che la pista messicana ci sarà più favorevole rispetto a quella di Austin".

Il team principal del Cavallino, Mattia Binotto, guarda avanti con fiducia. E un finale pieno d’emozioni da parte della Ferrari lo sogna anche il popolo rosso, in astinenza da vittoria e con il morale abbacchiato. C’è voglia di sorpresa, manca da morire un lungo brivido rosso

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