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La Formula E programma il futuro

Presentati gli 8 team ammessi alla seconda edizione del campionato e il gran premio a Berlino. Novità anche sulla tecnica
La Formula E programma il futuro

25 feb 2015

Guarda al domani, la Formula-E. Quello che la vedrà tornare in pista il prossimo 14 marzo, a Miami, per la seconda parte del campionato iniziato a Pechino lo scorso settembre, ma anche alle prospettive più a medio-lungo termine. La Fia ha, infatti, selezionato gli otto fornitori di componenti che potranno proporre soluzioni sul powertrain alternative al pacchetto McLaren e Hewland che ha caratterizzato la prima stagione. E’ un primo passo verso lo sviluppo delle monoposto, che inizierà a introdurre margini di intervento su alcuni componenti delle monoposto elettriche a partire dalla stagione 2015/2016. Da una formula totalmente chiusa, con macchine identiche per tutti, si va verso la programmata apertura, inizialmente consentendo modifiche sul motore, il cambio e il sistema di raffreddamento. Una scelta fatta per contenere i costi e non dare il la a un’escalation difficilmente controllabile, d’altronde il cuore tecnico del campionato non è certo l’aerodinamica o il settore telaistico. Il passo successivo riguarderà il permesso di intervenire sulle batterie, previsto per la terza edizione del campionato, quella in cui per ogni pilota ci sarà una sola monoposto a disposizione per le due manche di gara, con le conseguenti ricadute sull’autonomia delle monoposto, chiamata a raddoppiare. E’ chiara la logica degli interventi pianificati dalla Fia: pensare a uno sviluppo tecnico che abbia ricadute positive sulla tecnologia elettrica, non a caso critica proprio per quello che riguarda le caratteristiche delle batterie. «Il lancio del campionato di Formula E è stato un gran successo», ha commentato il presidente Jean Todt in occasione dell’annuncio delle 8 scuderie che prenderanno parte al campionato 2015/2016. «Questa formula innovativa e spettacolare è in procinto di guadagnare credibilità tecnica e sportiva: l’arrivo di nuovi costruttori è il passo successivo nello sviluppo». Quanto alle modifiche controllate sulle monoposto, aggiunge: «La progressiva apertura dei regolamenti promuoverà l’innovazione e al tempo stesso si manterranno i costi sotto controllo. La soluzioni scelte dai costruttori porteranno a un rapido sviluppo delle tecnologie del futuro al centro della Formula E. Quanto ai fornitori prescelti, siamo soddisfatti della qualità delle candidature ricevute e dal numero di quelli coinvolti, che riflette l’enorme interesse generato dalla Formula E». Quali sono, quindi, gli 8 fornitori selezionati? In rigoroso ordine alfabetico, si parte con ABT Sportsline, Andretti, Mahindra, Motomatica, Nextev TCR, Renault Sport, Venturi, Virgin Racing Engineering. Invariato, invece, il numero dei team, 10 scuderie confermano l’impegno, ovvero: Amlin Aguri, Andretti Formula E, Audi Sport Abt, China Racing, Dragon Racing, E.Dams Renault, Mahindra Racing, Trulli, Venturi e Virgin Racing. Non terminano qui le novità del campionato. C’è l’annuncio della tappa tedesca a Berlino, sul circuito ricavato all’interno dell’aeroporto di Tempelhof. Un tracciato di 2.47 km, con 17 curve, sul quale si correrà il prossimo 23 maggio, per la penultima prova prima della chiusura a Londra il 27 giugno. Entusiasta di correre in casa, Nick Heidfeld: «Sarà una gara speciale davanti al mio pubblico e non vedo l’ora. Sembra un circuito molto movimentato ed esigente, con 17 curve in meno di 2 chilometri e mezzo, per i tifosi ci sarà un gran visibilità ovunque si troveranno». f.p.  The-circuit-layout-for-the-2015-DHL-Formula-E-Berlin-ePrix

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