DTM: i riscontri di metà stagione

DTM: i riscontri di metà stagione
Il successo nel 2015 passa dalla doppia gara e da scelte in controtendenza alla F1: semplicità e comprensibilità delle gare

08.08.2015 ( Aggiornata il 08.08.2015 13:22 )

Sebbene sia stato definito come uno scandalo, anche quello che ha coinvolto Timo Scheider e Wolfgang Ullrich nell'ultima gara di Spielberg è stato un motivo in più per attirare l'attenzione dei media e degli appassionati sul Deutsche Tourenwagen Meisterschaft. In realtà il DTM sappiamo benissimo abbia una dimensione ben maggiore di quella di semplice serie nazionale Turismo, avendo piuttosto un'eco internazionale, per la quale oltretutto gli ultimi "numeri" parlano di un successo ancora maggiore per questa prima parte di stagione 2015 rispetto all'anno scorso. Pur senza fornire cifre esatte, l'organizzatore Hans Werner Aufrecht della ITR parla di un netto incremento negli spettatori, sia in pista che per TV: «Abbiamo introdotto molte novità con l'obiettivo di rendere le gare più interessanti e attraenti per gli appassionati, e credo che quello che abbiamo fatto si sia dimostrato riuscito. Al contrario di quanto sta succedendo in molte serie, abbiamo venduto più biglietti che nel 2014. Inoltre pure la copertura TV del nostro partner, la rete tedesca ARD, è aumentata rispetto all'anno scorso. Tutto questo dimostra che il DTM piace agli spettatori». Motorsports: DTM race Spielberg, Red Bull RingIn effetti sembra che tutti gli addetti ai lavori, dai piloti ai responsabili dei team, siano generalmente soddisfatti delle nuove regole di questa stagione. Quali sono esattamente? La principale è stata lo sdoppiamento delle gare, non più in finale unica ma su due manche, con gara 1 al sabato e gara 2 la domenica. E se la presenza di "star" ai box rende più accattivante la serie dal punto di vista televisivo - all'ultima gara c'erano Michael Douglas e la moglie Catherine Zeta-Jones - a rendere spettacolari le gare in sé sono altre questioni di tipo tecnico-sportivo come l'aggiunta di peso per i più veloci. Una scelta che aveva fatto parecchio discutere: «Come tutte le regole, questo sistema ha i suoi punti deboli e stiamo lavorando per migliorarlo, però è stato uno strumento utile per mantenere le gare aperte ed entusiasmanti», aggiunge Aufrecht. Una scelta tecnica in controtendenza ma che si sarebbe rivelata positiva, inoltre, è stata quella di passare alla monogomma, senza cioè l'alternativa fra le due mescole prime e option come succedeva l'anno scorso e come avviene tuttora in F1. Certamente si è tolto un elemento di strategia ai team e in pista si vede qualche (artificioso) sorpasso in meno, ma le gare sono sempre combattute a filo di paraurti e risultano più lineari e comprensibili. «Ciò ha reso più facile capire e "leggere" le gare da parte degli spettatori, specialmente per quelli meno esperti», sottolinea sempre l'organizzatore. #48 Edoardo Mortara, Audi RS5 DTM, #10 Timo Scheider, Audi RS5 DTMIl risultato è una serie apertissima nella lotta per il campionato, con molti vincitori differenti e in cui al dominatore iniziale Jamie Green è bastata una gara negativa per dover cedere la leadership a Pascal Wehrlein, il quale a sua volta dopo l'uscita per la doppia tamponata di Scheider ha lasciato il passo a Mattias Ekstroem. Che ora guida il campionato con 111 punti contro i 98 di Edo Mortara rilanciatosi con la vittoria di Spielberg in gara 1. Mentre a quota 94 e 81 seguono Wehrlein e Green: insomma, i giochi non sono certo vicini al concludersi, quando siamo al giro di boa. Maurizio Voltini

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