Lamborghini Blancpain Super Trofeo: Dovizioso trionfa nella classe PRO-AM

Lamborghini Blancpain Super Trofeo: Dovizioso trionfa nella classe PRO-AM

Il pilota Ducati della MotoGP, al debutto nel monomarca riservato alle Huracán Super Trofeo con i colori del team Lamborghini, ha conquistato il successo nella classe PRO-AM ed ottenuto un brillante sesto posto assoluto

Dario Lucchese

02.12.2016 18:19

Debutto e vittoria per Andrea Dovizioso, che nell’ultima gara del conclusivo weekend del Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa ha conquistato il successo nella classe PRO-AM ed ottenuto un brillante sesto posto assoluto. Il pilota Ducati della MotoGP, al debutto nel monomarca riservato alle Huracán Super Trofeo con i colori del team Lamborghini Squadra Corse, aveva già sfiorato il podio in gara-1, quando ha centrato il quarto posto. Da domani Dovizioso sarà impegnato al volante della stessa vettura nella Finale Mondiale.

Andrea, quali sono le differenze tra un giro di pista a Valencia in moto ed uno al volante della Lamborghini Huracán Super Trofeo?

"Diciamo che sono due cose completamente diverse. Ogni curva la fai in maniera differente, perché sostanzialmente ciò che cambia è la frenata. In auto guadagni tempo nell’inserimento. Nelle moto devi pensare ad uscire dalla curva il più forte possibile".

Nell’arco del weekend hai migliorato costantemente i tuoi tempi. Quali sono stati i tuoi riferimenti?

"Ho subito trovato un clima meraviglioso; tante persone disposte a darmi consigli preziosi. Dagli ingegneri, agli altri uomini di Lamborghini Squadra Corse, inclusi tutti i piloti che avevo conosciuto in occasione di vari eventi e che hanno ben volentieri risposto a tutte le domande di cui li ho tempestati fin dal primo giorno".

Quanto è diversa la preparazione di un pilota di moto da quella di un pilota auto?

"In gare di 50 minuti, come quelle del Lamborghini Blancpain Super Trofeo, non hai grossi problemi dal punto di vista fisico. Sicuramente la preparazione di un pilota di F.1 è molto accurata. Lo è ancora di più per noi, nella MotoGP, dal momento che dobbiamo tenere sotto controllo ogni più piccolo particolare, partendo dalla concentrazione. Per esempio, con la pista leggermente umida come quella che abbiamo trovato nel primo turno di prove libere del giovedì, in moto sarebbe stato un vero “disastro”, avendo a disposizione solo le gomme da bagnato che in condizioni del genere si distruggono molto facilmente. Devi conoscere perfettamente ogni metro del circuito, perché una piccola pozzanghera potrebbe significare una caduta. In auto, al limite, ti lamenti di avere poco grip, ma la cosa finisce lì".

Dei tuoi trascorsi al volante c’è qualche particolare aneddoto da ricordare?

"Sicuramente il mio debutto su una Wrc al Motor Show di Bologna, quando in semifinale riuscii a battere il mio compagno di squadra Latvala, che disponeva della stessa vettura, perdendo in finale contro Solberg, ma solo dopo avere vinto due incontri a testa".

Dichiarazione del dopo Gara 2.

"La differenza l’ha fatto tanto partire ottavo invece che 14°. Sarà importante domani, nella Finale Mondiale, fare altrettanto una buona qualifica. La gara di questo pomeriggio è stata molto bella. Addirittura nelle fasi del cambio sono riuscito a prendere pure un pilota PRO, che girava più lento di me. Sorpassare però è davvero difficile e poi c’era il sole bassissimo che mi impediva di vedere bene e tenere dietro chi era dietro di me non è stato semplice. Comunque è stata una bellissima esperienza, con una vettura stupenda. Un grazie va anche alla squadra, che mi ha aiutato tantissimo in questo poco tempo che avevamo, e anche tre piloti di Lamborghini: Andrea Fontana, con cui tra l’altro mi sono trovato a lottare in Gara 1, Marco Mapelli e Riccardo Agostini".


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