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DTM Misano, gara 2: Eriksson vince ma la favola è di Zanardi

Alex è quinto, autore di una gara intelligente, costante e senza sbavature, nonostante l’asfalto bagnato che gli rendeva difficile il controllo nelle curve lente

DTM Misano, gara 2: Eriksson vince ma la favola è di Zanardi

Guido M. PedoneGuido M. Pedone

27 ago 2018 (Aggiornato alle 11:44)

Joel Eriksson vince la sua prima gara DTM, Paul di Resta balza al comando della classifica, ma tutto questo è niente confronto al quinto posto conquistato dal nostro Alex Zanardi, malgrado la Safety Car abbia fatto il suo inutile ingresso prima che lui ed altri tre (Mortara Rast e Frijns) effettuassero il Pit stop obbligatorio.

Allo Start quasi metà dei piloti ha scelto di azzardare l’undercut e montare le slick, poco prima che un violento scroscio di pioggia rimescolasse le carte ed obbligasse tutti ad un precipitoso secondo cambio. Poi una numerosa serie di carambole, con Auer che, come al solito quando esce e si insabbia, “chiama” la Safety Car. Un vero balletto dove sono stati pochissimi a non esagerare e quindi a non sbagliare, e la freddezza ha pagato i primi cinque, col solo svedese ad essersi fermato per il cambio gomme.

Al termine del 31° giro Eriksson ha portato la sua BMW M4 DTM per prima sotto la bandiera, davanti ad un coriaceo e combattivo Edo Mortara, secondo ed incalzato da vicino da un irriducibile Renè Rast, che occupa il terzo gradino del podio. Subito sotto il podio Robert Frijns, a lungo al comando, ma al quinto posto che vale una vittoria troviamo Alex Zanardi, autore di una gara intelligente, costante e senza sbavature, nonostante l’asfalto bagnato che gli rendeva difficile il controllo nelle curve lente. A seguire il nuovo leader del Campionato Paul di Resta, quinto davanti al Pole sitter Loic Duval (decisamente una gara piena di sorprese....), che ha preceduto un rianimato Jamie Green, settimo davanti alle altre Audi RS5 DTM di Rockenfeller e Müller, che chiudono i Top 10. A tre (doppie) gare dalla fine il leader è ora Paul di Resta con 186 punti, davanti a Gary Paffett con 177 e al nostro portacolori Edo Mortara con 138.

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