Strepitosa vittoria di
Juan Pablo Montoya nella
500 Miglia di Indianapolis! L'ex pilota di F.1 è al secondo trionfo a Indy dopo quello del 2000. Ma all'epoca quella vittoria gli spalancò le porte della F1, stavolta invece a 40 anni suonati è il trionfo dell'esperienza, ma anche della velocità.
Montoya ha vinto una gara per lui indimenticabile battendo in volata il compagno di squadra
Will Power, Charlie Kimball e Scott Dixon. Ma mentre Dixon e Power erano partiti dalla prima fila, lui
era scattato molto più indietro e al secondo giro era già stato costretto a una
doppia sosta ai box: un drive through prima per una penalità e poi per riparare una paratia delle ruote posteriori staccata in un contatto con Simona De Silvestro.
La gara di Montoya è cominciata dal terzo giro quando
era 30° e quindi è stata una vera “
remuntada”. Ha cominciato ad affacciarsi nelle prime posizioni – settimo – al 75° dei 200 giri di corsa e poi via via la sua è stata una progressione. Ma solo
al 165° giro ha conquistato per la prima volta il comando.
La corsa è entrata nel vivo negli
ultimi venti fatidici giri quando Montoya, Power, Dixon e Kimball hanno formato un
quartetto che a 350 all'ora si sono superati e risuperati fino al sorpasso decisivo del colombiano su Power a tre giri dalla fine.
Tra i grandi sconfitti, il brasiliano Tony
Kanaan che ha animato i primi 150 giri duellando con
Power e
Pagenaud in testa prima di finire a muro causa le gomme fredde dopo un pit stop al 151° giro.
I vari
leader della corsa sono stati
Dixon dal via fino a circa metà gara e oltre, poi alternatosi al comando con Will Power, quindi
Kanaan,
Pagenaud e infine Montoya.
Diversi gli incidenti: a muro sono finiti
a inizio gara Karem e Sato, poi
Clauson al 65° giro, quindi
Carpenter e
Servia al 113° passaggio, quindi
Kanaan al 151° e infine incidente a tre fra
Hawksworth,
Servia e
Stefano Coletti al 175° giro. Ma nessun ferito.
