Dopo l'affermazione che ai tempi della CART l'aveva visto imporsi in Wisconsin nove anni fa,
Sebastien Bourdais è tornato alla vittoria al
Milwaukee Mile in
IndyCar con una performance convincente propiziata da una scelta strategica fatta dal team di Jimmy Vasser e Kevin Kalkhoven. Il francese è infatti stato lasciato fuori dai box in occasione della prima caution per un problema al motore di
James Jakes. Anche grazie ad una successiva bandiera gialla,
Bourdais ha potuto arrivare in tranquillità fino alla fine della corsa senza preoccuparsi di salvaguardare il carburante. E l'ex pilota della Toro Rosso è stato eccezionale nello spingere al massimo, andando anche vicino a doppiare tutto il gruppo.
Alle sue spalle ha terminato
Helio Castroneves, che a causa di un incredibile errore del team Penske nelle verifiche pre-qualifica era stato costretto a partire dal fondo. Nel finale il brasiliano, per via della rottura del propulsore di
Justin Wilson e della conseguente caution, ha avuto una chance di andare all'attacco, ma si è dovuto accontentare così come
Graham Rahal sia per la forza del rivale, sia per l'inserimento di
Juan Pablo Montoya che non ha lasciato troppo spazio compromettendo un'eventuale rimonta conclusiva. Il colombiano forse avrebbe avuto una chance di lottare al vertice, ma è stato fermato da una penalità per eccesso di velocità ai box. Nel finale ha retto bene nonostante le gomme molto consumate, incrementando ulteriormente la sua leadership in campionato.
Una sosta troppo lenta ha tradito
Josef Newgarden, dominatore delle libere, delle qualifiche e di tutta la prima parte di corsa. Inoltre, la strategia più conservativa non l'ha premiato, anche se si è potuto mettere alle spalle con un gran restart sia
Tony Kanaan che
Scott Dixon. Top-10 anche per
Marco Andretti e Simon Pagenaud, mentre
Ed Carpenter non è stato mai in lotta per il successo, finendo perfino sotto di un giro per mano del suo giovane compagno di team.
Da dimenticare anche la serata di
Ryan Briscoe e Will Power. Il pilota di Sam Schmidt è stato nelle prime fasi tra i migliori contendenti, ma ha perso terreno per un guaio con i martinetti della sua vettura. Successivamente, è finito in testacoda per via delle turbolenze nel traffico ed è stato centrato dall'incolpevole campione in carica. Nessuna conseguenza fisica per i due piloti. KO per problemi meccanici invece sia
Sage Karam che
Stefano Coletti mentre lontano dalle prime posizioni, mai realmente competitivi, hanno concluso
Ryan Hunter-Reay e Takuma Sato, sulla carta discreti interpreti della tipologia di pista.
L'ordine di arrivo della ABC Supply 250 di Milwaukee, dodicesima tappa della IndyCar Series 2015:
1. Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) 250 giri
2. Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) a 2"2366
3. Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) a 2"8785
4. Juan Pablo Montoya (Dallara DW12-Chevy) a 10"0028
5. Josef Newgarden (Dallara DW12-Chevy) a 11"5475
6. Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) a 12"400
7. Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) a 12"9983
8. Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) a 13"0633
9. Simon Pagenaud (Dallara DW12-Chevy) a 13"6952
10. Ed Carpenter (Dallara DW12-Chevy) a 15"4357
11. Gabby Chaves (Dallara DW12-Honda) a 16"6016
12. Charlie Kimball (Dallara DW12-Chevy) a 17"4201
13. Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Honda) a 17"9431
14. Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) a 18"3184
15. Carlos Munoz (Dallara DW12-Honda) a 18"905
16. Tristan Vautier (Dallara DW12-Honda) a 2 giri
17. Jack Hawksworth (Dallara DW12-Honda) a 29 giri
Il campionato
1. Montoya 439
2. Dixon 385
3. Rahal 370
4. Castroneves 370
5. Power 369
Marco Cortesi
