Terza affermazione consecutiva per Simon Pagenaud nel quinto round dell’IndyCar Series disputato ad Indy. Sul tracciato stradale che si snoda all’interno dell’Indianapolis Motor Speedway, il transalpino ha dominato le prime fasi di corsa per poi rispondere in tre diverse circostanze a delle contingenze strategiche che gli avevano levato la leadership. Il tutto grazie ad una netta superiorità messa in mostra sin da subito in termini di prestazione pura. Superato da Charlie Kimball in uscita dal primo pit-stop e da James Hinchcliffe durante il secondo, Pagenaud ha risposto in pista a suon di sorpassi e giri veloci, anche quando, grazie ad una mossa fortunata del team Coyne, Conor Daly aveva preso la vetta a seguito di una provvidenziale caution. 

Allungando il suo penultimo stint di tre, velocissimi giri, Pagenaud si è messo alle spalle sia il giovane statunitense, sia il compagno di colori Helio Castroneves, che a sua volta aveva approfittato della neutralizzazione. Il brasiliano, afflitto per tutto il weekend da problemi ai freni, ha chiuso comunque secondo davanti ad Hinchcliffe. Anche grazie ai nuovi propulsori portati dalla Honda, il canadese del team Schmidt è tornato ad esprimersi al meglio, rendendosi insidioso in diverse circostanze. Partito dal fondo dopo essere stato trovato sottopeso, Graham Rahal ha terminato quarto davanti a Kimball e Daly. 

La cronaca delle qualifiche

Giornata sottotono per Scott Dixon e Juan Pablo Montoya: il neozelandese non ha trovato il giusto feeling con la sua vettura mentre il colombiano, risalito alla grande nelle prime fasi, è stato penalizzato per aver superato la linea bianca in uscita dal primo pit-stop. Sono finiti KO subito invece Tony Kanaan e Sebastien Bourdais: trovatosi stretto dal compagno di colori neozelandese, Kanaan ha urtato il rivale del team KV alla prima staccata dopo il via: Bourdais ha provato a rientrare in pista… a mo’ di test, ma si è fermato dopo appena 20 tornate. Grazie al successo di Indy, Pagenaud è sempre più leader in classifica. Ancora prigioniero di… se stesso invece Will Power. Tagliato fuori dalla Q3 da un errore al sabato, l’australiano è finito in testacoda fuori pista poco dopo l’avvio, senza più riuscire a recuperare la top-10 .

1. Pagenaud (Dallara DW12-Chevy) 82 giri; 2. Castroneves (Dallara DW12-Chevy) a 4"4748; 3. Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) a 5"0807; 4. Rahal (Dallara DW12-Honda) a 7"0715; 5. Kimball (Dallara DW12-Chevy) a 7"4234; 6. Daly (Dallara DW12-Honda) a 12"1838; 7. Dixon (Dallara DW12-Chevy) a 12"9226; 8. Montoya (Dallara DW12-Chevy) a 13"6912; 9. Hunter-Reay (Dallara DW12-Honda) a 15"1933; 10. Rossi (Dallara DW12-Honda) a 16"3134; 11. Pigot (Dallara DW12-Honda) a 20"5172; 12. Munoz (Dallara DW12-Honda) a 29"6369; 13. Aleshin (Dallara DW12-Honda) a 43"3094; 14. Chilton (Dallara DW12-Chevy) a 43"3785; 15. Andretti (Dallara DW12-Honda) a 44"6339; 16. Brabham (Dallara DW12-Chevy) a 45"5107; 17. Chaves (Dallara DW12-Honda) a 47"0326; 18. Sato (Dallara DW12-Honda) a 56"3389; 19. Power (Dallara DW12-Chevy) a 57"441; 20. Hawksworth (Dallara DW12-Honda) a 01'03"7229; 21. Newgarden (Dallara DW12-Chevy) a 01'08"6224; 22. Hildebrand (Dallara DW12-Chevy) a 1 giro; 23. Tagliani (Dallara DW12-Honda) a 1 giro.