Gara perfetta del pilota Andretti che, anche se con una piccola sbavatura, porta a casa la vittoria nella seconda gara stagionale
Colton Herta ha dominato il secondo appuntamento dell'IndyCar a St.Petersburg. Sul tracciato cittadino della Florida, veloce e con temibili muretti che non lasciano scampo, il talento del team Andretti ha letteralmente preso a martellate la concorrenza.
A parte una piccola sbavatura che l'ha visto sfiorare le barriere, Herta non ha sbagliato nulla, tenendo alle sue spalle i vari rivali incluso Josef Newgarden, che l'ha insidiato nel finale con gomme morbide.
Negli ultimi due re-start, Newgarden non ha mai trovato spazio, e presto le sue coperture (che Herta aveva montato all'inizio) hanno iniziato a deteriorarsi. Il due volte campione di casa Penske ha concluso secondo, riuscendo a beffare sia Simon Pagenaud, suo compagno di squadra, sia Jack Harvey, che partiva in prima fila. Quest'ultimo, schierato dal team Shank con il supporto di Andretti, si è messo in luce precedendo uno Scott Dixon ancora in ottica recupero punti per il campionato.
Risultato interessante per Takuma Sato, che montando le morbide a metà gara, ha recuperato il sesto posto dopo essere partito in ottava fila. Spettacolare come sempre il giapponese, che non ha lesinato anche qualche ruotata.
Gara difficile invece per Alex Palou, che ha faticato trovandosi a partire nel traffico: lo spagnolo, come dimostrato il giro più veloce, è fortissimo a pista libera, ma in gruppo… cambia tutto . Lo sa anche Will Power, che però con l'esperienza e la strategia ha rimontato dal ventesimo posto in griglia all'ottava posizione: è ora secondo in classifica a lunghezze punti da Palou e a pari punti con Dixon.
Peggio è andata ad Alexander Rossi e Pato O'Ward. L'americano si è toccato con Graham Rahal andando nelle barriere, mentre il messicano ha terminato diciannovesimo, veloce sul giro secco ma in estrema difficoltà nel gestire le gomme, come già accaduto a Barber.
Tra le performance positive vanno invece annoverate quelle di Rinus VeeKay, nono e Sebastien Bourdais. Il francese del team Foyt, a pochi chilometri da casa, ha completato la top-10 nonostante un danno riportato in curva 1. Undicesimo invece Scott McLaughlin: eccezionale il neozelandese, considerando la poca esperienza. Viceversa, ancora da rivedere Jimmie Johsnon, protagonista di due caution e quasi d'intralcio per gli altri piloti in fase di doppiaggio.
1 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 100 giri
2 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 2"4933
3 - Simon Pagenaud (Dallara-Chevy) - Penske - 6"1496
4 - Jack Harvey (Dallara-Honda) - Shank - 8"0833
5 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 8"9497
6 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - RLL - 11"6802
7 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 11"9393
8 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 13"2363
9 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 13"7194
10 - Sebastien Bourdais (Dallara-Chevy) - Foyt - 15"9951
1. Palou 67; 2. Power e Dixon 65; 4. Herta 62; 5. Pagenaud 54.
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