500 Miglia di indianapolis, Newgarden si ripete

500 Miglia di indianapolis, Newgarden si ripete

Josef Newgarden bissa la vittoria dello scorso anno firmando la prima "doppietta" a Indy 20 anni dopo Castroneves. Battuto sul filo Pato O’Ward

 

27.05.2024 ( Aggiornata il 27.05.2024 10:46 )

Dopo oltre vent’anni dalla doppietta di Helio Castroneves nel 2000 e 2001, Josef Newgarden ha conquistato la sua seconda vittoria consecutiva alla 500 Miglia di Indianapolis, coronando una giornata iniziata con un forte acquazzone e un ritardo di oltre quattro ore nell'avvio delle ostilità. Newgarden ha battuto Pato O'Ward al termine di una battaglia eccezionale, che ha coinvolto diversi piloti ma ha visto emergere il messicano della McLaren e l'americano del Team Penske. I due si sono scambiati di posizione più volte, spesso evitando di sorpassarsi anche quando ne avevano la possibilità per arrivare effettuare l’ultimo assalto senza lasciare chance di risposta.

Lotta all'ultimo metro tra Newgarden e O'Ward

O'Ward sembrava aver avuto la meglio, con un sorpasso "canonico" in curva 1 all'ultimo giro, preparato per lungo tempo, ma non aveva fatto i conti con quello che è nettamente il miglior pilota sugli ovali del campionato. Newgarden si è inventato un attacco all'esterno di curva 3 fuori dal mondo, rischiando anche di trovare la pista sporca e finire a muro, ma riuscendo alla perfezione nell'intento. O'Ward non ha avuto nemmeno tempo di di pensare a come rispondere.

Per il Team Penske e per Newgarden è un risultato sensazionale. Che permette loro di rifare la storia dopo i successi di Castroneves, e rende più completa anche la vittoria 2023 aiutata da una bandiera rossa finale. Soprattutto, è una rivincita dopo le polemiche di inizio anno che hanno visto protagonista la squadra del Capitano (proprietario anche di Indy e dell’IndyCar), squalificata dalla prima gara di St. Petersburg per un'irregolarità tenica. O'Ward ha nuovamente chiuso secondo come nel 2022. Allora, era forse stato troppo prudente. Oggi, si è inchinato a qualcuno più forte di lui.

Una gara di strategia a Indianapolis

Negli ultimi 50 giri sono venute a compimento diverse strategie, che hanno visto alcuni piloti recuperare approfittando delle situazioni di caution tramite overcut. A partire dallo stesso Pato O'Ward, ma anche Scott Dixon, alcuni contendenti hanno cercato di presentarsi alla volata decisiva avendo da fare pit leggermente più brevi, o più carburante da sfruttare. Alla fine, Dixon ha concluso terzo, con la strategia sulla carta migliore ma messo in difficoltà da una vettura instabile. Alexander Rossi si è invece piazzato quarto: è stato il pilota del gruppo di testa che ha dovuto risparmiare di più nel finale, avendo effettuato per primo l'ultima sosta.

Quinto Alex Palou, sesto Scott McLaughlin, partito dalla pole ma rallentato a ogni pit-stop da un problema alla frizione. Ha preceduto il primo e unico rappresentante del team Andretti al traguardo, Kyle Kirkwood. Nonostante una penalità per aver tamponato ai box Callum Ilott, ha rimontato fino alla settima piazza battendo Santino Ferrucci, Rinus VeeKay e Conor Daly, per tutta la gara nelle posizioni di testa. Subito dietro ha terminato Ilott, fermato nei giri di formazione da un problema elettrico risolto all'ultimo momento utile.

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Subito incidente al via della Indy 500

Per chi voleva alterare la strategia, le caution a disposizione sono state tante, facilitate da una grande aggressività, spesso irragionevole, nelle prime fasi, e da tre problemi meccanici. Il primo KO è arrivato in curva 1 subito via: Marcus Ericsson ha incolpevolmente centrato Tom Blomqvist, finito in testacoda da solo coinvolgendo anche Pietro Fittipaldi, mentre Colton Herta e Marco Andretti sono finiti nelle barriere da soli nelle fasi successive.

Particolarmente violento anche l'incidente di Will Power, apparso subito in difficoltà a tirare fuori il meglio dalla sua vettura, mentre Ryan Hunter-Reay è andato nel prato dopo un duro contatto difensivo da parte di Dixon. Tanta rabbia per il pilota di Dennis Reinbold ma nessuna sanzione. Incidente anche per Linus Lundqvist, praticamente un replay di quello delle libere.

KO per la rottura del motore invece tre vetture motorizzate Honda, quelle di Marcus Armstrong, Katherine Legge e Felix Rosenqvist. Coi punti marcati a Indy, Newgarden ha fatto fare un balzo alla sua classifica, che dopo due gare era a zero punti, oltre ad incassare premi extra che portano il totale a oltre 3 milioni di dollari. Al vertice è passato Palou su Dixon e Power.

È andato nel peggior modo possibile invece il tentativo di Kyle Larson di fare la "doppia" tra Indy 500 e Coca Cola 600 NASCAR. Il campione del team Hendrick, schierato da McLaren, ha scelto di restare a Indy nonostante il ritardo per pioggia, ma una penalità per eccesso di velocità ai box con bloccaggio in ingresso l'ha fatto finire nelle retrovie. È poi volato verso Charlotte, dove però il maltempo ha chiuso in anticipo la corsa, impedendogli di prendere il volante della Chevy numero 5, affidata per lo start a Justin Allgaier.

L'ordine d'arrivo della 108. edizione della 500 Miglia di Indianapolis

1 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske
2 - Pato O’Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 0"3417
3 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 0"9097
4 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 1"1691
5 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 1"5079
6 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 2"0593
7 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 2"5379
8 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 3"6143
9 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 3"9560
10 - Conor Daly (Dallara-Chevy) - DRR - 4"6071
11 - Callum Ilott (Dallara-Chevy) - McLaren - 4"9652
12 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevy) - ECR - 5"3234
13 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 6"1824
14 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - RLL - 6"6893
15 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - RLL - 7"3608
16 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevy) - Foyt - 8"5098
17 - Ed Carpenter (Dallara-Chevy) - ECR - 8"9081
18 - Kyle Larson (Dallara-Chevy) - McLaren - 9"4846
19 - Romain Grosjean (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 9"8312
20 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - MSR - 10"3602
21 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 11"0931
22 - Agustin Canapino (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 199

Ritirati

171° giro - Colton Herta
146° giro - Will Power
114° giro - Marco Andretti
108° giro - Ryan Hunter-Reay
56° giro - Felix Rosenqvist
28° giro - Linus Lundqvist
23° giro - Katherine Legge
7° giro - Marcus Armstrong
1° giro - Tom Blomqvist
1° giro - Marcus Ericsson
1° giro - Pietro Fittipaldi

In campionato

1. Palou 183; 2. Dixon 163; 3. Power 146; 4. Herta 134; 5. O'Ward 129.


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