Nel primo appuntamento con le nuove power unit domina il messicano della McLaren
Pato O'Ward è tornato al successo nel primo appuntamento disputato dall'IndyCar con le nuove "power unit” ibride, battendo di giustezza Alex Palou dopo averlo beffato in occasione della seconda sosta. Nel decimo appuntamento della serie, ha finalmente fatto il suo debutto la componente elettrificata delle vetture, che prevede un sistema a supercondensatori a carica/scarica rapida anziché, come in molte altre applicazioni da corsa, una batteria al litio. Nonostante i 60 cavalli di boost disponibili, raddoppiabili se utilizzati insieme al push-to-pass, di sorpassi se ne sono visti pochi, anche se l'introduzione del nuovo sistema ha portato in gioco variabili inattese, a partire dal peso incrementato, fino alla possibilità di riavviare la vettura autonomamente in caso di spegnimento del motore.
Il duello perfetto O'Ward-Palou
Dopo un primo allungo di Palou nelle fasi iniziali dalla pole, lo stint tra le due soste ha visto lo spagnolo e O'Ward affrontare la gestione delle gomme morbide che forse, complice proprio il peso extra ed il boost, hanno subito un degrado accentuato. Il messicano della McLaren è stato perfetto, azzerando il distacco da Palou e preparando l'overcut che è puntualmente arrivato. Il campione in carica ha avuto un'esitazione in uscita dalla piazzola e si è visto "sverniciare" dalla vettura nera e papaya in curva 1. Da lì, Palou si è rimesso all'inseguimento, risultando nuovmanete in palla con le gomme dure. Tuttavia, nonostante la vettura doppiata di Kyffin Simpson davanti al rivale, non è riuscito ad andare all'attacco, pur avendo rischiato grosso un paio di volte in uscita curva. L’assenza totale di caution non l’ha aiutato.
Per O'Ward è la seconda vittoria dell'anno, ma la prima in cui ha tagliato il traguardo per primo. Nell'apertura di St.Petersburg, l'affermazione era arrivata grazie alla squalifica di Josef Newgarden e dei piloti Penske. Proprio in casa Penske, Scott McLaughlin ha chiuso terzo, unico dei piloti del Capitano a sembrare in forma. Al quarto e quinto posto hanno terminato le vetture del team Andretti di Colton Herta e Marcus Ericsson.
Sesto Alexander Rossi, che in settimana ha annunciato l'interruzione del rapporto con McLaren a fine anno. Alle sue spalle quello che sarà il suo sostituto, Christian Lundgaard. Lontano Will Power, undicesimo, lontanissimo Newgarden, che ha anche commesso qualche errore dopo una qualifica difficile. Ritirato invece Scott Dixon, che per un problema con la componente ibrida era rimasto bloccato prima della partenza. Dodicesimo dopo una bella prova in qualifica David Malukas, che ha spento il motore al primo pit-stop (in pit-lane il riavvio ibrido è disattivato).
1 - Pato O’Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 80 giri
2 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 0"4993
3 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 16"1558
4 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 24"8725
5 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 31"6809
6 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 32"2443
7 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 32"5714
8 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 35"2218
9 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevy) - ECR - 40"3182
10 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 46"9084
1. Palou 329; 2. Power 281; 3. O'Ward 259; 4. Dixon 258; 5. Herta 239.
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