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Il pilota spagnolo ha scelto quella che si è rivelata come la migliore strategia: ecco cos'è successo in Florida
Marco Cortesi
3 mar 2025 (Aggiornato alle 16:20)
Spettacolare vittoria di Alex Palou nella prima tappa dell'IndyCar a Saint Petersburg. Il pilota spagnolo, come il compagno Scott Dixon e Josef Newgarden, ha scelto quella che si è rivelata come la migliore strategia: partire con le gomme morbide, che perdevano performance velocemente, e sperare in un incidente iniziale, cosa che si è puntualmente verificata. Per gli altri, l'unica speranza è stata giocare con ulteriori caution che però non sono arrivate. Palou ha fatto la differenza nei due stint centrali, prendendo il comando con un overcut finale che gli ha dato un buon margine su Newgarden. Il pilota del team Penske ha approfittato di una vettura doppiata per farsi sotto, ma non solo non è riuscito a tentare l'attacco, ma ha perso anche la seconda piazza spingendo troppo con un serbatoio ormai quasi vuoto. Alla fine, secondo ha terminato Dixon, che è stato rallentato anche da problemi alla radio che non gli hanno consentito di gestire al meglio la gara.
Scott McLaughlin, partito in pole, ha scelto di mettere le morbide al secondo stint così come Felix Rosenqvist, mentre altri contendenti come Marcus Armstrong, Christian Lundgaard e Alex Rossi, hanno optato per usarle nel terzo stint. L'australiano, da poco confermato dal Capitano, ha chiuso quarto: non c'era molto altro che potesse fare. Quinto e sesto rispettivamente Kyle Kirkwood e Marcus Ericsson, davanti a Rosenqvist e Lundgaard. Il più deluso è stato Armstrong, che ha toccato le barriere danneggiando una sospensione, mentre in top-10 si è issato Rinus VeeKay, "salvato" dal team Coyne che a cui ha subito regalato un bel piazzamento. In decima piazza Alexander Rossi, seguito da un Pato O'Ward in crisi nera in qualifica, partito dal fondo. Solo sedicesimo Colto Herta, partito in prima fila, ma che ha sofferto un problema di rifornimento che gli è costato uno stop extra.
Si è concluso con un diciannovesimo e ventesimo posto (ma a pieni giri) il debutto nella serie del team PREMA. Dopo qualche problemino nelle libere, la squadra veneta ha faticato in qualifica in particolare con le gomme morbide che richiedevano di "mettere tutto insieme" in un giro. La gara ha visto Callum Ilott tenere un buon ritmo navigando nella top-10. Purtroppo, la strategia non stata quella vincente. Shwartzman, che pure partiva con le morbide, ha faticato, facendo molto fuel saving anche a causa delle difficoltà di comunicazione con il muretto.
1. Palou (Dallara-Honda) a 100 giri in 1h51'08"5118, alla media di 156.385 kmh; 2. Dixon (Dallara-Honda) a 2"8669; 3. Newgarden (Dallara-Chevy) a 6"2044; 4. McLaughlin (Dallara-Chevy) a 8"6878; 5. Kirkwood (Dallara-Honda) a 10"9709; 6. Ericsson (Dallara-Honda) a 23"0835; 7. Rosenqvist (Dallara-Honda) a 24"2895; 8. Lundgaard (Dallara-Chevy) a 32"2045; 9. VeeKay (Dallara-Honda) a 38"9443; 10. Rossi (Dallara-Chevy) a 42"3385; 11. O’Ward (Dallara-Chevy) a 42"7293; 12. Rahal (Dallara-Honda) a 48"4992; 13. Malukas (Dallara-Chevy) a 49"1500; 14. Ferrucci (Dallara-Chevy) a 49"5216; 15. Rasmussen (Dallara-Chevy) a 52"3835; 16. Herta (Dallara-Honda) a 52"7048; 17. Daly (Dallara-Chevy) a 59"6324; 18. Simpson (Dallara-Honda) a 1'00"1701; 19. Ilott (Dallara-Chevy) a 1'01"2309; 20. Shwartzman (Dallara-Chevy) a 1'02"3754; 21. Robb (Dallara-Chevy) a 1 giro; 22. DeFrancesco (Dallara-Honda) a 1 giro; Giro più veloce: l'89° di Newgarden in 1'01"6900, alla media di 169.047 kmh.
1. Palou 51; 2. Dixon 41; 3. McLaughlin 36; 4. Newgarden 36; 5. Kirkwood 30.
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