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Marco Cortesi
26 mag 2025 (Aggiornato alle 10:27)
Forse solo Ross Chastain poteva dare una prova come quella di Charlotte: partire ultimo, e arrivare primo, nella gara più lunga della stagione NASCAR, la Coca Cola 600. Nelle libere, una foratura l’aveva spedito nel muro, obbligando il team Trackhouse a una nottata praticamente insonne per riparare i danni. Ma con una buona vettura, il pilota della Florida ha sfruttato i 400 giri a disposizione per recuperare terreno. Nel primo stage, era in top-20, e in top-5 al termine del terzo. Ad aiutarlo a ottenere il successo è stato anche quello che sembrava un errore strategico, rientrare in ritardo nella serie di soste al giro 350. Grazie ai giri extra, nel finale si è trovato così con più carburante, oltre che con di fare overcut, recuperando la leadership nei confronti del dominatore fino a quel momento, William Byron.
Byron aveva vinto le prime tre frazioni della gara in maniera perentoria e, forte anche del contratto rinnovato col team Hendrick proprio nei giorni precedenti, dava una netta impressione di superiorità. Nella parte finale della corsa è però arrivato Denny Hamlin a contendergli il primo posto, ingaggiando una bella battaglia che gli ha impedito di andare via (e soprattutto ha consentito agli altri di non perdere troppo). All'ultima sosta, un errore con il rifornimento ha portato Hamlin a dover tornare verso il muretto, mentre là davanti Chastain finalizzava la sua rincorsa. Alla fine, è stata una bella soddisfazione sia per l'uomo delle angurie (Chastain arriva da una famiglia di coltivatori) sia per il team Trackhouse: un'accoppiata che, dopo le belle prove dei primi anni, da un po' di tempo sembrava sottotono. Terzo, alle spalle di Byron, ha chiuso Chase Briscoe, che ha recuperato dopo una penaltà per un'infrazione ai box. A seguire, AJ Allmendinger e Brad Keselowski. Un'altra prova solida ha visto Michael McDowell chiudere davanti a Christopher Bell e alle spalle di Chase Elliott.
Giornata da dimenticare per i due piloti in arrivo da Indy. Dopo l'incidente nella 500 Miglia, Kyle Larson è finito quasi subito per toccare il muro, e poi in testacoda, prima di essere tolto di mezzo definitivamente in una toccata multipla. Jimmie Johnson, che aveva guidato la vettura biposto dell'IndyCar con a bordo Tom Brady nel pre-gara, ha commesso a sua volta un'errore, perdendo il posteriore delle Toyota numero 84 e diventando il primo ritirato al giro 111. Nello stesso incidente è stato coinvolto anche Connor Zilisch, talento di casa Trackhouse alla prima gara su ovale. Incidenti anche per Zane Smith e Kyle Busch, mentre un contatto tra Blaney, Suarez e Briscoe ha portato alla bandiera rossa.
1 - Ross Chastain (Chevy) - Trackhouse - 400 giri
2 - William Byron (Chevy) - Hendrick - 400
3 - Chase Briscoe (Toyota) - Gibbs - 400
4 - AJ Allmendinger (Chevy) - Kaulig - 400
5 - Brad Keselowski (Ford) - RFK - 400
6 - Chase Elliott (Chevy) - Hendrick - 400
7 - Michael McDowell (Ford) - Front Row - 400
8 - Christopher Bell (Toyota) - Gibbs - 400
9 - Ryan Preece (Ford) - RFK - 400
10 - Noah Gragson (Ford) - Front Row - 400
1. Byron 499;
2. Larson 470;
3. Bell 425;
4. Elliott 415;
5. Reddick 392.
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