Mentre sembrava avviata a una vittoria ormai "facile" nella
6 Ore WEC di Silverstone, prima prova del
mondiale Endurance, l'
Audi n.7 con Fassler alla guida ha subìto uno
stop&go assegnato dalla direzione di gara che ha alquanto "disturbato" gli appassionati perché parso molto simile a quelli che vengono già comminati in F1. Infatti è stata contestata l'uscita oltre la linea di bordo pista effettuata per evitare una GT doppiata, assolutamente ininfluente e dovuta più che altro per evitare rischi maggiori. Il fatto è che in quel momento seguiva la
Porsche n.18 con Jani e quindi è parsa una manovra effettuata per avere vantaggio su di questa, che invece ha sostato il giro dopo riprendendo il distacco "reale". In ogni caso il
team Audi è riuscito a gestire al meglio la situazione, effettuando prima uno splash di rifornimento rapido, poi il giro dopo la penalità di stop&go, per poter infine
gestire il vantaggio di una dozzina di secondi lasciandolo ridurre fino a 5 sulla linea del traguardo, tagliata vittoriosamente dalla macchina di
Lotterer-Fassler-Treluyer. Che si sono così aggiudicati il prestigioso trofeo messo in palio dal Reale Automobil Club inglese.
Una situazione finale maturata dopo un'iniziale cavalcata della
Porsche n.17 con Webber, però fermatasi poco prima di metà gara per un problema alla trasmissione. Poi c'è da aggiungere che le
Audi si sono dimostrate ben assettate per la gara ed equilibrate nella gestione dei consumi. Inoltre le
Toyota pare avessero ora condensatori nuovi che permettevano di gestire al meglio la carica elettrica per massimizzare la spinta ibrida. Così, pur con l'
Audi n.8 vittima di un ammortizzatore scoppiato per via delle scordolate aggressive di
Di Grassi mentre cercava di braccare
Treluyer, la
Porsche non è riuscita a sfruttare appieno la grande potenza dovuta al passaggio in
classe 8MJ per cui ha fatto segnare velocità fino a 302,5 km/h (Lieb) contro i 284 della Toyota con Nakajima e i 279 dell'Audi con Lotterer. Per cui la n.18 di
Dumas-Jani-Lieb non è riuscita a contrastare l'Audi n.7, più rapida nel misto, con le Toyota di
Davidson-Buemi-Nakajima e Convay-Wurz-Sarrazin appena dietro pronte ad approfittare di eventuali "disgrazie" che non ci sono state. Fatto sta che in ogni caso queste
LMP1 si sono dimostrate qualcosa come 3 secondi al giro più veloci di quelle dell'anno scorso…
Per quanto riguarda le
GTE, nella classe superiore dei "
Pro" è tornata ai vertici la
Ferrari 458 dopo i problemi nelle prove, e non solo con i vincitori
Bruni-Vilander, ma anche con
Rigon-Calado giunti terzi e apparsi davvero competitivi. Eppure la gara non era iniziata benissimo per "Gimmi", costretto ad evitare una LMP2 in testacoda. Per poi rimontare fino alla vittoria, peraltro favorita da ordini di scuderia in una fase di lotta un po' troppo accesa con Calado, nonché dai problemi alla
Porsche di Pilet-Makowiecki inizialmente in testa. Poi un ultimo rifornimento più lento del solito alla seconda Ferrari ha permesso ai più rapidi meccanici della
Porsche di Christensen-Lietz di farli passare in seconda posizione. Invece nella classe
GTE-Am hanno vinto
Lamy-Lauda-DallaLana con l'
Aston Martin, precedendo le Ferrari di
Perrodo-Collard-Aguas e di
Bertolini-Basov-Shaytar. Mentre la
LMP2 se la sono aggiudicati
Rusinov-Bird-Canal sulla
Ligier.
Maurizio Voltini
