da Monza: Marco Cortesi
Inizio realmente imprevedibile nella
Blancpain Endurance Series per
Lamborghini con la nuovissima
Huracan GT3. La casa di Sant'Agata, che con
Fabio Babini, Andrew Palmer e Jeroen Mul aveva celebrato il successo sotto la bandiera a scacchi, ha dovuto incassare in verifica l'esclusione dalla graduatoria per una presunta
irregolarità della colonnina del rifornimento. Il Grasser Racing Team, che una volta al comando era risultato comunque irraggiungibile,
ha presentato appello rendendo la classifica sub-judice.
Celebrano un inatteso primato assoluto il poleman
Norbert Siedler e Rinat Salikhov. Per loro e la
Ferrari è arrivata una bella affermazione nella
classe Pro-Am, che sarà loro comunque vada, e impressionante è stato proprio il gentleman russo, in grado di girare quasi su ritmi da professionista. Alle loro spalle, con una grande rimonta finale, si è accomodata l'
Audi del campione in carica
Laurens Vanthoor insieme a
Robin Frijns e Jean Karl Vernay. Difficoltà invece per le
Bentley, lo scorso anno velocissime, così come per le
McLaren, lontanissime dalla lotta per le posizioni che contano, mentre si è dimostrata ancora "acerba" la nuova
Audi R8.
Per quanto riguarda gli altri italiani, alti e bassi.
Alessandro Bonacini, insieme a Michael Broniszewski e Richard Lyons, ha perso posizioni nel finale per un problema dopo essere stato in lotta per il podio. La seconda Lamborghini di
Venturini-Bortolotti-Zaugg è stata invece rallentata da ben tre drive-through, mentre
Marco Bonanomi sull'Audi del team ISR ha chiuso ai margini della top-20 coi compagni Filip Salaquarda e Frederic Vervisch. Tra i primi 10 invece si sono visti
Edoardo Mortara ed il duo
Cioci-Perazzini, spesso in lotta fra loro, mentre in ospedale è finito
Fabio Onidi, andato violentemente a muro in qualifica. Il lombardo, in un primo tempo uscito da solo dalla vettura, ha riportato due fratture vertebrali.
