da Spa (Belgio): Cesare Maria Mannucci
Grande vittoria dell’Audi R18 di Lotterer-Fassler-Treluyer che ripetono così a
Spa-Francorchamps il risultato di Silverstone, in una giornata dove la
Porsche 919 H aveva mostrato una netta superiorità cronometrica; ma invece alla fine si deve accontentare delle due piazze di onore. Così una corsa estremamente selettiva sotto l’aspetto dell’affidabilità meccanica ha trasformato
la 6 Ore di Spa in una sorta di incubo per la Porsche.
Nei primi giri
Tandy, che divideva la vettura con
Hulkenberg e Bamber, è entrato in collisione con la Porsche 911 ufficiale di
Estre, riportando sensibili danni all’anteriore. Poi è stata la volta di
Hartley, a lungo al comando nelle fasi iniziali, che ha sbagliato l’ingresso alla chicane. Per rientrare in pista, il pilota neozelandese ha scelto una stradina di servizio, rischiando di travolgere anche un paio di commissari. Per questa infrazione, Hartley è stato penalizzato con uno
stop and go di 15”, poi successivamente
Bernhardt ha perso quasi 2 giri per problemi ad una sospensione. L’unica
Porsche immune da guai è stata così quella di
Lieb-Jani-Dumas che sino ad 1 ora dal termine ha combattuto alla pari con l’Audi di
Lotterer, oggi semplicemente fantastico.
In casa
Audi invece i problemi hanno colpito la vettura di
Bonanomi-Rast-Albuquerque per la rottura del finestrino sinistro che ha costretto ad una sosta ai box per sostituire tutta la porta. Al termine hanno comunque concluso al quarto posto a 2 giri di distacco. L’altra Audi di
Di Grassi-Jarvis-Duvall ha lamentato una gomma forata, la sostituzione della centralina del motore e infine è uscita di pista negli ultimi giri con Jarvis al volante. Gara disastrosa per la
Toyota di Buemi-Davidson attardata da problemi con il display del volante e poi con il comando dell’acceleratore. Mentre l’altra
Toyota di Wurz-Conway-Sarrazin ha concluso al 5° posto, a tre giri.
Nella
classe Lmp2 fantastica vittoria della vecchia
Gibson di Evans-Dolan-Tincknell. Nella
classe GT, doppio trionfo dell’
Aston Martin. Nella categoria
Pro con
Rees-Stanaway-MacDowall e nella classe
Am con
Lamy-Della Lana-Lauda. La
Ferrari ha concluso al quarto posto con
Bruni-Vilander, ma il pilota italiano è il vincitore morale della gara. Dopo una fantastica rimonta ad un’ora dalla fine si era installato al comando. Poi nell’ultimo pit stop ha perso prima 15” per un problema al dado di serraggio, poi i Commissari lo hanno punito con uno
stop and go di 1 minuto, per un errore commesso dai meccanici nella procedura del cambio gomme.
La fotogallery della 6 Ore di Spa