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Ligier, BMW e Ferrari subito davanti nelle Daytona "Roar"

Iniziati i tre giorni di test in preparazione alla 24 Ore di Daytona con 54 macchine presenti
Ligier, BMW e Ferrari subito davanti nelle Daytona "Roar"

9 gen 2016

È partita la stagione 2016 delle corse di durata con le "Roar before the Rolex 24", vale a dire i tre giorni di prove libere ufficiali in preparazione alla 24 Ore di Daytona che si correrà il 30-31 gennaio. Nella prima giornata Olivier Pla ha portato al vertice la Ligier JS P2 con il tempo di 1'39"445, precedendo con Pew-Allmendinger-Negri la vettura gemella di Sharp-Brown-vanOverbeek-Derani e i vari Daytona Prototype. Non male la Deltawing, che proseguirà a correre nella serie con Katherine Legge e Andy Meyrick, terzo tempo di giornata. CYPbLUKW8AAgM5i.jpg-largeFra le GTLM si sono invece messe in evidenza le BMW M6: al mattino quella di Luhr-Edwards-Wittmer-Rahal con 1'45"088, sopravanzata nella sessione pomeridiana da quella di Auberlen-Werner-Farfus-Spengler grazie al crono di 1'45"120 senza tuttavia migliorare quello precedente. Poco lontane le Corvette C7R di Garcia-Magnussen-Rockenfeller (1'45"164) e Gavin-Millner-Fassler a precedere la Ford GT di Briscoe-Westbrook-Mucke e la Ferrari 488 di Shaitar-Bertolini-Bruni-Calado. 28673778Per quanto riguarda la GTD passate quest'anno ad adottare le stesse specifiche tecniche delle GT3 Fia, fattore che ha favorito un aumento della partecipazione con ben 22 macchine presenti, davanti a tutti si è piazzato Raffaele Giammaria (1'48"358) con la Ferrari 458 che condivide con Mann-Cressoni-Cioci, precedendo la Dodge Viper di Keating-Bleekemolen-Farnbacher e la Lamborghini Huracan di Ineichen-Willsey-Konrad-Babini-Basse. Sempre per quanto riguarda le Lamborghini GT3, il team O'Gara Motorsport ha inoltre presentato Richard Antinucci ed Edoardo Piscopo come piloti ad affiancare Townsend Bell e Bill Sweedler, gli attuali campioni di categoria. La prima giornata di test non è stata immune da incidenti: al mattino è finita a fuoco la Corvette C7R di Tommy Milner e, poco dopo il conseguente periodo di stop, Lance Stroll ha danneggiato la sua Ford/Riley finendo in testacoda per via delle gomme ancora fredde. Nel pomeriggio è invece toccato a Joao Barbosa finire a muro alla curva 7. In tutti e tre i casi si sono avuti danni sostanziosi seppur riparabili alle macchine ma nessuna conseguenza per i piloti. Maurizio Voltini

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