24 Ore di Le Mans, la gara dopo cinque ore

24 Ore di Le Mans, la gara dopo cinque ore

Toyota e Porsche si dividono il comando, l'Audi sembra ormai fuori dai giochi

Alberto Sabbatini

18.06.2016 20:07

LE MANS - Dopo 5 ore di gara la 24 Ore di Le Mans ha preso una propria fisionomia. Toyota e Porsche si dividono il comando,, le uniche due squadre che non hanno avuto problemi di affidabilità meccanica a parte Davidson tornato ai box dopo il pit-stop per un set di gomme che rendeva la TS050 dura da guidare. In testa alla corsa la Porsche n.1 guidata da Mark Webber proprio allo scadere della 5. ora, sembra riuscire a imporre il proprio ritmo: con l'aria fresca Webber ha spinto e realizzato il giro più veloce della corsa, in 3.21.816, oltre un secondo meglio di quanto era stato fatto nel pomeriggio. Forzando il ritmo, l'australiano ex F.1 ha portato il vantaggio della Porsche campione del mondo in carica a 38" sulla Toyota n.6 di Kobayashi. Più staccati,ma nello stesso giro del leader, a un minuto, la seconda Porsche, la n.2 di Lieb, e la seconda Toyota, quella di Davidson, 12 secondi più indietro. 
 
Lontana, troppo lontana l'Audi superstite, la n.8 di Jarvis, rallentata anche per la sostituzione della porta sinistra, è a 1'53" dal leader e non pare in grado di entrare ore adesso nel duello per la vittoria. L'Audi ha rallentato il ritmo dopo il guasto al turbo che ha frenato nella prima ora l'Audi n.7, forse teme l'affidabilità. Inoltre l'Audi è svantaggiata dal dover fare stint più brevi: si ferma ogni 12 o 13 giri mentre la Porsche riesce a farse uno in più grazie alla maggior capacità (per regolamento) del suo serbatoio benzina e così a lungo andare lo svantaggio della Audi potrebbe accrescersi. Ma la corsa è lunga, siamo appena entrati nella serata, mancano 19 ore e tutto può succedere nella note. Le Mans ci ia abituato nel prato a continui colpi di scena. Anche l'Audi n.7 che dopo la sostituzione  del turbo costata 22 minuti insegue staccata di 6 giri in 14. Posizione potrebbe tornare in gioco, se non per la vittoria per il podio se qualcuno dei rivali accusasse problemi.
 
In GT il duello invece è tutto fra la Ferrari "americana" n.82 di Fisichella-Vilander e le tre Ford ufficiali n.68, 66 e 69. Dopo una sfuriata di Fisichella alla terza e quarta ora sono tornate davanti le Ford,ma con pochi secondi di vantaggio. Sarà un duello tattico alla distanza tra i due marchi. Quella che è tagliata fuori dalla vittoria GT è la Ferrari AF Corse di Bruni-Vilander-Calado che nel pomeriggio ha accusato la rottura del l'alternatore, ma non solo: anche del fondo è una lieve crepatura del carter motore. Una dinamica stupida che ha compromesso la Le Mans per questo equipaggio: Bruni aveva forato lievemente, è stato avvisato dai box di tornare a cambiare la gomma proprio all'ultimo istante mentre aveva ormai passato l'ingresso box e affrontava la chicane. Lui ha sterzato tagliando la pista per buttarsi nella corsia della pit lane, e saltando su un cordolo ha danneggiato il fondo che ha rotto il supporto dell'alternatore e crepato il metallo del carter. Riparazione lunghissima costata 15 giri di ritardo e la Ferrari n.51 è ripartita penultima. Nella classe P2 invece dopo 5 ore guida la Oreca n.46 di Menezes davanti alla Alpine n.36 di Howson.

 


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