Autosprint

24 Ore Le Mans, Rebellion risponde nelle FP3. Pier Guidi insegue AM, Porsche: tanto lavoro da fare

Dopo il turno di qualifica a Le Mans, le libere 3 notturne hanno riportato davanti Rebellion in LMP1 e Porsche in GTE Pro. Piloti non ancora soddisfatti del rendimento della 911 RSR al termine della qualifica che ha dato accesso alla Hyperpole

24 Ore Le Mans, Rebellion risponde nelle FP3. Pier Guidi insegue AM, Porsche: tanto lavoro da fare
© LAT Images

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

18 set 2020

Nella notte di Le Mans, quella delle prove libere 3, spunta Rebellion con Dumas-Berthon-Deletraz in testa alla graduatoria dei tempi, 4 decimi più veloce della Toyota numero 7.

Sessione che nel box dei campioni in carica serviva a migliorare il bilanciamento della TS050 Hybrid, dopo una qualifica da uno-due, con il 3’17”084 di Conway-Kobayashi-Lopez a superare di quasi 2 decimi e mezzo il crono di Buemi-Nakajima-Hartley, 4”5 più rapido il tempo della pole provvisoria di quanto fatto dalla Rebellion di Senna-Nato-Menezes.

“Sin dall’inizio mi sono sentito a casa e abbiamo ripreso da dove avevamo lasciato lo scorso anno in termini di sensazioni in macchina. Abbiamo condotto molti test aerodinamici per assicurarci di essere nella giusta finestra e abbiamo provato a migliorare il bilanciamento. È apparso piuttosto buono, ovviamente può migliorare”, spiega Mike Conway.

Qualifica ok, lavoro spostato sui long run

Un giovedì denso di attività in pista, 10 ore di libere più i giri di qualifica: in totale, 127 tornate complessive per le due TS050 Hybrid. Bene ma con ancora dettagli da mettere a punto, con Kobayashi che al termine della qualifica spiega: Sui long run non siamo ancora del tutto soddisfatti dell’assetto, perciò esamineremo i dati e proveremo a trovare delle soluzioni, però stiamo andando nella giusta direzione. Ci servono solo piccoli aggiustamenti, 24 ore sono lunghe e dobbiamo sentirci a nostro agio e consistenti”.

Balzo Ferrari in Qualifica

In Classe GTE Pro, lo sviluppo della qualifica ha visto distacchi ridotti tra le prime tre macchine, con il colpo direni nel finale della Ferrari 488 GTE Evo d Pier Guidi-Calado-Serra: il 3’51”244 di Pier Guidi ha permesso il balzo in terza posizione, a 3 decimi dalla Vantage AMR di Sorensen-Thiim-Westbrook.

"Prima dell'ultimo giro non ne ho avuto uno pulito, c'era tanto traffico. Il problema è che c'era sempre un prototipo nel punto sbagliato della pista. Sinceramente sono stato fortunato nell'ultimo, perché ho preso una scia enorme nel traffico, ma nel punto giusto, sono riuscito a usarla bene", spiega Pier Guidi ad Auto Hebdo.

"Siamo soddisfatti delle prestazioni della macchina e stiamo guardando al meteo, che non sempra essere dei più incoraggianti.

Aston Martin sembra essere molto forte, dal BoP hanno più potenza e già durante il campionato abbiamo visto come la Vantage sia decisamente migliore dello scorso anno e hanno migliorato nella gestione delle gomme".

Miglioramento crono giunto anche anche per l’equipaggio Rigon-Bird-Molina, tempi che hanno fatto scivolare le due Porsche ufficiali in quinta e sesta posizione, al limite dell’accesso in Hyperpole.

Porsche punta una fila in più

Ed è stato un giovedì di intenso lavoro per mettere a punto le Porsche 911 RSR:L’assetto che avevamo preparato in anticipo non ha funzionato davvero inizialmente. Abbiamo apportato molte modifiche in modo che i piloti potessero essere più a proprio agio con la guidabilità della macchina. Le cose sono migliorate notevolmente nella seconda sessione di prove libere.

Siamo nella Hyperpole ma dobbiamo fare meglio, non vogliamo partire dal quinto e sesto posto, perlomeno dobbiamo avanzare di una fila domani (oggi; ndr)”, riassume Alexander Stehling, capo operazioni Porsche WEC. Progressi che, già nella sessione di prove notturne, sono arrivati portando Christensen-Estre-Vanthoor a segnare il tempo più veloce del turno.

In qualifica è mancato, invece, il miglioramento del crono iniziale, Bruni sceso a 3’52”036, terzo tempo in apertura, poi scavalcato dalle due Ferrari AF Corse. “Sono riuscito a fare due giri puliti, il bilanciamento era notevolmente migliore nel primo tentativo che non a fine sessione, perciò non sono riuscito a migliorare. Questa è la prima volta a Le Mans con l’ultima 911 RSR, l’assetto non è ancora ottimale ed esamineremo i dati per far crescere la macchina nelle prossime sessioni”, ha spiegato Gimmy Bruni.

Distacco superiore al previsto

Una differenza inferiore al decimo di secondo con la seconda Porsche, la numero 92 con Christensen a marcare il 3’52”142, da quarta prestazione in avvio a sesto tempo di Classe: “Siamo nella Hyperpole, era il nostro obiettivo. Purtroppo il distacco dai più veloci in qualifica è molto più ampio di quanto non ci aspettassimo, dobbiamo lavorare urgentemente, vedo molto più potenziale nella macchina che abbiamo bisogno di sfruttare e sono fiducioso ci riusciremo”, aggiunge Christensen.

Tutti i tempi delle prove libere 3 a Le Mans

Tutti i tempi della qualifica a Le Mans

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Toyota mai competitiva a Le Mans '25, Floury: "Due Classi, chi ha velocità massima e chi no"

Il direttore tecnico del programma Toyota nel WEC sottolinea le differenze di prestazione tra i prototipi, che hanno reso impossibile sfidare le Ferrari

Phil Hanson trionfa a Le Mans 2025 con Kubica e Yifei Ye

Il britannico conquista la 24 Ore di Le Mans 2025 con Ferrari, entrando nella storia dell’endurance dopo una carriera costruita passo dopo passo
Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi