Peugeot 9X8, svelata la Hypercar senza ala per il WEC

Peugeot 9X8, svelata la Hypercar senza ala per il WEC

Il prototipo mostra le soluzioni definitive che arriveranno in pista, in vista del debutto nel 2022. L'elemento più in evidenza è l'assenza dell'ala posteriore 

Fabiano Polimeni

06.07.2021 14:40

Peugeot Sport, il ritorno. Il Leone tornerà a correre nel WEC nel 2022  e schierarsi al via della 24 Ore di Le Mans - da definire se già il prossimo anno -, con due equipaggi che si metteranno al volante della Peugeot 9X8. Sigla che rende omaggio al passato, alla 905 vincente a inizio anni Novanta e alla 908 dei successi nel 2009, prima dell'uscita di scena dal mondiale Endurance.

Poi la X dell'elettrificazione e delle quattro ruote motrici, come regolamento della Classe Hypercar impone. Ricordiamo, il motore termico da 680 cavalli, con trazione esclusivamente posteriore, abbinato a un motore elettrico da 272 cavalli sull'asse anteriore, operativo oltre i 120 km/h, per una potenza di sistema sempre non superiore ai 680 cavalli.

Infine, il numero 8 che inserisce la hypercar nella "gamma" del prodotto di serie - dalla 308 alla 508, prima proposta firmata Peugeot Sport Engineered.

Come vestire questa base tecnica? Gli stilemi definiti dall'area tecnica diretta da  Olivier Jansonnie con il responsabile del design Matthias Hossann sono di assoluta rottura.

Niente ala, sfruttato il regolamento

L'elemento che più colpisce è l'assenza di un'ala posteriore, retrotreno con una coda lunga a cucchiaio, la pinna verticale a estendere l'airscope e le derive verticali applicate ai passaruota posteriori. Una scelta che verrà portata in pista, frutto della libertà progettuale riconosciuta dal regolamento Hypercar, a valori di deportanza massima imposti.

In Peugeot Sport sono partiti da un foglio bianco, esplorando varie soluzioni, arrivando a centrare il livello di deportanza con la particolare configurazione senza ala posteriore.

Olivier Jansonnie, direttore tecnico del progetto Hypercar, ha chiarito come il bilanciamento aerodinamico verrà perfezionato e sarà variabile anche in assenza di una classica ala posteriore. Avverrà con lo sviluppo in pista, a partire dal mese di dicembre, lavorando sulla configurazione della carrozzeria e sfruttando le maggiori libertà progettuali concesse sul disegno del fondo.

Una delle soluzioni aerodinamiche più evidenti è nella geometria degli scarichi del V6 biturbo da 2.6 litri, due elementi trapezoidali che soffiano sull'ala a cucchiaio. 

Un elemento aero regolabile e non è l'ala

"I nuovi regolamenti Le Mans Hypercar sono stati scritti per livellare l'importanza di sistemi convenzionali di incremento della prestazione. Progettare la 9X8 è stata un'esperienza appassionante perché abbiamo avuto la libertà di inventare, innovare ed esplorare modi bizzarri di ottimizzare la prestazione dell'auto, più nello specifico le prestazioni aerodinamiche. 

I regolamenti prescrivono che un solo dispositivo aerodinamico regolabile è ammesso, senza specificare che si tratti dell'ala posteriore. Il nostro lavoro di calcolo e le simulazioni hanno rivelato che era possibile ottenere prestazioni elevate senza un'ala", spiega Jansonnie. E se il dispositivo aerodinamico regolabile non è l'ala, la ricerca va immaginata sul fondo. 

"L'assenza dell'ala posteriore sulla Peugeot 9X8 è un passo di grande innovazione, abbiamo raggiunto un livello di efficienza aerodinamica che ci consente di fare a meno di questa caratteristica, però non chiedeteci come. Abbiamo intenzione di conservare il segreto il più a lungo possibile", fa eco Jean-Marc Finot, responsabile dell'attività motorsport per il Gruppo Stellantis.

Dai test di dicembre il responso sul debutto

Dicembre sarà un primo esame dello stato di partenza del progetto, dal quale verificare affidabilità e obiettivi prestazionali centrati o meno. Valori già letti dalle simulazioni condotte in fabbrica, che avranno bisogno della correlazione della pista per procedere all'omologazione, che varrà per 5 stagioni e segnerà il debutto o meno nel 2022 a Le Mans.

Gli stilemi Peugeot sono evidenti nei fari ad artigli, nel nuovo logo del marchio. Sarà riconoscibilissima come una Peugeot, in pista. Il progetto è pressoché alla fase finale di sviluppo, si presenterà in pista con alcuni dettagli rivisitati ma senza modifiche sostanziali alle proporzioni.

Quanto alla possibilità che venga prodotta una versione omologata per l'utilizzo stradale, l'a.d. Peugeot, Linda Jackson ha glissato: più importante al momento a essere vincenti in pista. 


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