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La 963 di Ilott-Stevens ha sbancato a sorpresa la categoria Hypercar. Terze e quarte la Ferrari 499P di Fuoco-Molina-Nielsen e di Pier Guidi-Calado-Giovinazzi
Diego Fundarò
11 mag 2024 (Aggiornato il 14 mag 2024 alle 10:30)
La Porsche 963 del Team Jota di Ilott-Stevens ha sbancato a sorpresa la 6 Ore di Spa Francorchamps, andando a cogliere la prima vittoria assoluta nel WEC della squadra inglese, oltre che la prima di un team privato nella categoria Hypercar. Alle sue spalle ha concluso la 962 di Estre-Lotterer-Vanthoor, che col secondo posto rafforza la sua leadership in campionato, mentre, ancora una volta, le 499P di Fuoco-Molina-Nielsen (3°) e di Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (4°) hanno raccolto meno di quanto avrebbero meritato. Entrambe le Ferrari sono infatti state protagoniste di una gara perfetta, sia nella gestione gomme che del traffico, visto che le entrambi gli equipaggi erano scattati nel centro del gruppo, rispettivamente 10° e 19°.
Le due Rosse erano emerse alla distanza fino a portarsi al comando, in una gara contraddistinta da due lunghe interruzioni, delle quali la seconda ha finito per togliere alle Rosse una doppietta che sembrava ormai cosa fatta. La prima neutralizzazione non ha infatti inciso, con l’ingresso della safety car dopo 1h30’, rimasta in pista per circa un’ora a seguito dell’incidente tra la BMWLmdh di Rast, la Porsche 963 di Hanson e la BMW M4 GT3 #46, in quel momento condotta da Al Harty, compagno di equipaggio di Valentino Rossi, che ha visto così la sua gara finire ancora prima di salire in macchina.
La seconda sospensione è invece risultata decisiva nel ribaltare l’esito della gara, con una bandiera rossa esposta ad 1h47’ dal termine, a seguito del gran botto tra la Cadillac di Bamber e la seconda BMW M4 GT3, in quel momento condotta da Gelael. Una interruzione questa che ha visto immediatamente fermare le vetture sul rettilineo di arrivo, col gruppo in quel momento comandato dalle due 499P, con Pier Guidi davanti a Fuoco. Ma la riparazione delle barriere si è prolungata oltre l’orario di fine gara (le 19:00) e la corsa è ripresa dietro la safety alle 19:10, con il count down incredibilmente portato a 1h44 (!), una procedura senza precedenti nel WEC. A trarne il massimo vantaggio sono state così due Porsche, la Jota di Ilott e la Penske di Estre, entrambe rientrate arifornire appena prima della red flag. Alla ripartenza, avvenuta dietro safety car, sisono così ritrovate in testa con un vantaggio di oltre un minuto, accumulato sulresto del gruppo grazie ai pit stop degli avversari, avvenuti invece dopo il restart.
In LMGT3, doppietta delle due Porsche Manthey di Shahin-Shuring-Lietz e Malykhin-Sturm-Bachler, con a podio la Lamborghini Iron Lynx di Schiavoni-Cressoni-Perera, in testa fino ad un giro dalla fine e costretta ad uno splash di carburante chel’ha privata del successo. Quarta l’altra Huracan delle Iron Dames Bovy-Frey-Gatting,partite dalla pole ed in testa per lunghi tratti della gara.
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