Autosprint

Alpine, Mick Schumacher ha le idee chiare: "Dobbiamo fare un passo alla volta"

Il tedesco non abbandona il sogno F1, ma per ora è pienamente concentrato sul WEC con Alpine: ritiene il progetto ancora in piena fase evolutiva, per questo non vuole bruciare le tappe; l'obiettivo è riuscire ad essere costantemente al vertice al termine di questo processo

Alpine, Mick Schumacher ha le idee chiare: "Dobbiamo fare un passo alla volta"
© Alpine Endurance Team

La traiettoria del futuro adesso è un filo più chiara, più nitida. C'è quel richiamo alla F1, "che resta il sogno", ma che per il momento sta là, in attesa. Perché il presente parla la lingua del Mondiale Endurance ed ha l'accento francese, quello dell'Alpine. Per Mick Schumacher, il 2025 è l'anno della stabilità: dopo essersi diviso tra il ruolo di riserva in F1 alla Mercedes ed il ruolo di titolare nel WEC con Alpine, per quest'anno ci sono solo le gare di durata nei suoi programmi. Un senso di chiarezza che può aiutare il tedesco, desideroso di proseguire il percorso cominciato l'anno scorso.

Mick Schumacher parla chiaro, quando si tratta di obiettivi. E ci tiene a sottolineare come l'Hypercar Alpine abbia appena 8 gare alle spalle, ovvero è ancora in una fase di pieno sviluppo e piena crescita, soprattutto rispetto ad altre concorrenti. Inutile perdersi in obiettivi specifici: in questo senso, Mick condivise la visione con i suoi compagni di squadra ed i suoi datori di lavoro. In Alpine c'è ambizione, consapevolezza dei propri punti di forza e dei propri punti deboli, c'è la volontà di crescere ancora. Il WEC, lo abbiamo visto lo scorso anno, può regalare delusioni come quella di Le Mans e soddisfazioni come quella del Fuji, dove si è visto all'opera il miglior Mick Schumacher degli ultimi anni. Un Mick Schumacher pronto, adesso, a guardare al suo secondo anno nel WEC: un po' di stabilità che non può fare altro che aiutare.

WEC, Alpine pronta per il 2025: sviluppo del motore, conferme e novità tra gli equipaggi

Bello il mondo Endurance

Nell'incontro con i media che ha aperto la stagione 2025 dell'Alpine (impegnata, proprio in quella giornata, con dei test con la A424_ß su circuito di Monza), e nel quale era presente anche Autosprint, Schumacher ha parlato della sua esperienza nelle gare di durata: "L'anno scorso è stata la mia prima presa di contatto con il mondo Endurance. Sono macchine molto diverse rispetto a quelle della F1, sono più pesanti, hanno meno carico aerodinamico, si 'muovono' un po' di più, per cui c'è stato bisogno di un periodo di adattamento. Dopo le gare dello scorso anno c'è più chiarezza su cosa la macchina ha bisogno e su come si comporta. Siamo una squadra che si sta sviluppando. Il 2024 è stato un anno positivo, siamo una bella combinazione di persone motivate. Da parte mia sono contento di proseguire, l'anno scorso è stato un anno di studio con tante cose nuove da imparare".

La gestione del traffico, per dire, è una delle grandi novità per chi arriva dalle monoposto. E' stato un fattore che è piaciuto al tedesco, il quale ha ammesso che la sfida "mi è piaciuta molto, in gara succede sempre qualcosa, che per me è probabilmente l'aspetto migliore delle gare di endurance".

Ancora in piena fase evolutiva

Quando gli chiedi in cosa la macchina è migliorata di più, in quale area specifica, risponde: "Direi che è più giusto parlare di un puzzle. La vettura deve migliorare in ogni singolo aspetto. Nel complesso, la macchina era molto migliore nell'ultima gara del 2024 in Bahrain rispetto al debutto in Qatar. Abbiamo capito molto di più su cosa la macchina vuole e di cosa ha bisogno, ma siamo ancora in pieno processo di miglioramento. Siamo alla seconda stagione, ma dobbiamo ricordare che quella in Qatar, la prima del 2025, sarà appena la nostra nona gara, molte meno di altre vetture. Stiamo ancora sviluppando il modello, stiamo ancora trovando pezzi del puzzle in grado di migliorare la vettura, si tratta ancora di ritoccare e di trovare i compromessi giusti tra i piloti. Ancora ci stiamo conoscendo, stiamo capendo cosa preferiamo e di cosa abbiamo bisogno tra l'uno e l'altro, tra stili di guida e preferenze". 

Discorso che non fa una piega, anche perché il suo equipaggio, il numero 36, è cambiato: per quest'anno Schumacher avrà al suo fianco Jules Gounon, promosso da pilota di riserva a pilota titolare, e Frédéric Makowiecki, in arrivo dalla Porsche. Inevitabilmente, i tre avranno bisogno di tempo per conoscersi: mentre sulla #35 il trio è rimasto il medesimo (Paul-Loup Chatin, Ferdinand Habsburg e Charles Milesi), l'equipaggio di Mick avrà bisogno di trovare riferimenti comuni prima di essere al 100%. Makowiecki porta tantissima esperienza dal mondo Porsche, ma anche per lui in Alpine è tutto nuovo e dovrà innanzitutto prendere le misure.

Il piano per arrivare al top è chiaro

Philippe Sinault ha detto che non è stato convincere Mick a proseguire con Alpine nel WEC: "In realtà non c'è stato bisogno di una lunga chiacchierata per convincerlo. Non è stato difficile convincerlo a continuare con noi. E' con noi sin dall'inizio del progetto, è coinvolto e per noi era una priorità continuare con lui".

Il massimo impegno lo ha garantito anche Schumacher, che non ha nascosto un retropensiero per la F1, ma garantendo il massimo impegno per l'Alpine: "La F1 nella mia testa è sempre stata il sogno ed è sempre un sogno, ma ciò che è chiaro per me è che il WEC è la prima scelta ora e con Alpine stiamo provando a crescere il più rapidamente possibile. In questo metto il 100% dei miei sforzi". 

Sforzi che spera possano confluire in risultati sempre migliori, anche se l'obiettivo va visto nel lungo termine: non serve bruciare le tappe per poi scoprire di aver lasciato qualcosa di incompleto, l'importante è procedere passo dopo passo con costanza, in modo da essere regolarmente al top un giorno: "Vogliamo essere in quella condizione il prima possibile. Un podio in sé non è esattamente il nostro target, l'obiettivo è sviluppare la macchina, il progetto, è più una maratona a lungo termine, con l'obiettivo di arrivare a quel punto ma soprattutto di essere sempre lì una volta raggiunte quelle prestazioni. Se provi a saltare gli step, magari puoi arrivare prima al top in valore assoluto ma non riuscirai ad essere costante. Ecco perché dobbiamo fare un passo alla volta e fare i passi giusti, per raggiungere il massimo della consistenza". Il piano per arrivare al top, insomma, è chiaro.   

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Toyota mai competitiva a Le Mans '25, Floury: "Due Classi, chi ha velocità massima e chi no"

Il direttore tecnico del programma Toyota nel WEC sottolinea le differenze di prestazione tra i prototipi, che hanno reso impossibile sfidare le Ferrari

Phil Hanson trionfa a Le Mans 2025 con Kubica e Yifei Ye

Il britannico conquista la 24 Ore di Le Mans 2025 con Ferrari, entrando nella storia dell’endurance dopo una carriera costruita passo dopo passo
Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi