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13 giu 2025
C’è un filmato promozionale proiettato notte e giorno che va per la maggiore, presso il maxischermo del Villaggio dei Costruttori, nel bel mezzo della collina di Le Mans a destra del Ponte Dunlop, tradizionale centro di aggregazine per tifosi e appassionati della 24 Ore.
Nel cortometraggio il dottor Wolfgang Ullrich, già gran capo Audi Sport nella golden era endurance della Casa, si lascia intervistare da un giornalista che gli chiede: «Su, ci sveli chi vincerà la prossima 24 Ore». Ullrich sorride e idealmente passa la parola ai più attesi protagonisti, tra i quali spiccano Giovinazzi per la Ferrari e Button per la Cadillac, quindi affiancati dalle punte di lancia di tutti i Costruttori in lizza per il trionfo assoluto nella maratona di durata.
In fondo, ciascuno è certo che sarà il turno del suo marchio, a testimoniare e simbolizzare una sfida nai così incerta e aperta tra i possibili protagonisti. Non a caso Ullrich riprende la parola e dice: «A Le Mans, come sempre, sceglierà Le Mans, il vincitore».
Fine, anzi no. Improvvisamente a sorpresa compare l’immagine di un sorridente Valentino Rossi, il quale butta là, come sempre, tra il serio e il faceto: «Ma com’è che qui tutti dicono che vincono loro e a me non pensa nessuno?!».
Insomma, Vale è protagonista di un finale simpatico e a sorpresa, perfettamente nel suo stile. L’asso di Tavullia, dopo la vittoria nella gara d’accesso “The Road to Le Mans” di due anni fa, è alla seconda presenza nella classicissima della Sarthe, con la Bmw del team belga WTR, in classe LMGT3. Buona Le Mans anche a lui, dunque.
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