da Hockenheim: Roberto Chinchero
Non ci credeva neanche lui, ed invece è stato tutto vero.
Mitch Evans si è imposto nella gara disputata dalla
GP2 Series oggi sul tracciato di
Hockenheim dopo aver preso il via dal quindicesimo posto. Il pilota neozelandese, ben assecondato dal team Russian Time (la storica iSport) ha deciso di iniziare la sua corsa con gomme “soft”, e nelle prime tornate è stato molto abile nel recuperare posizioni.
Una volta passato alle gomme a mescola “media”,
Evans è tornato in pista iniziando un lungo stint in attesa che effettuassero il pit-stop i piloti di testa. Giro dopo giro i piloti della top-ten hanno iniziato le loro soste, e quando anche il leader
Stoffel Vandoorne ha effettuato il suo cambio di pneumatici, con grande sorpresa il pilota belga è rientrato in pista proprio
dietro Evans. Vandoorne ha provato ad insidiare il leader della corsa, ma il neozelandese ha risposto bene agli attacchi senza commettere errori. Il podio di Hockenheim è stato completato dal leader del campionato
Jolyon Palmer, che ha incrementato il suo vantaggio nella graduatoria generale visto che
Felipe Nasr e Johnny Cecotto (i suoi avversari diretti) non sono andati oltre la quinta e settima posizione.
Poca fortuna per
Raffaele Marciello (foto sotto) classificato diciassettesimo. Il pilota del team Racing Engineering è sfilato in settima posizione al termine del primo giro, e il buon passo di gara lo ha subito portato a superare
Cecotto e ad avvicinarsi a
Nasr. Purtroppo nel corso del suo pit-stop, avvenuto nel corso dell’undicesima tornata,
Marciello si è ritrovato con il
motore spento, e ha perso quasi un minuto vedendo così svanire la possibilità concreta di lottare per il podio. Un problema che non ha avuto solo lui (ma essendo stato fra i primi a fermarsi ha fatto da "campanello d'allarme") e dovuto alle alte temperature raggiunte dei motori nelle soste, che mandavano "in protezione" l'elettronica.