TCR Italy al Paul Ricard: dopo la Hyundai, il diluvio

TCR Italy al Paul Ricard: dopo la Hyundai, il diluvio

Gara1 vede il dominio della Casa coreana con Baldan e Scalvini davanti alla Cupra di Tavano. Un nubifragio impedisce la sfida di gara2 che si disputa per metà e dietro safety car

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Fiammetta La Guidara

14.05.2018 ( Aggiornata il 14.05.2018 17:33 )

LE CASTELLET. Il campionato TCR Italy è approdato sul circuito francese del Le Castellet per il secondo round. Questa volta sono state rispettate le aspettative, con le Hyundai di Nicola Baldan ed Eric Scalvini a contendersi la parte alta della classifica. Un predominio iniziato fin dalle qualifiche.

Gara 1 - In gara1 il campione in carica Baldan si è posto subito alle costole di Scalvini, bravo a scattare al comando nonostante partisse in seconda posizione.
Dopo un appassionante corpo a corpo, al sesto giro, il pilota del team Pit Lane Competizioni ha trovato lo spunto giusto per portarsi davanti, andando a conquistare la prima vittoria in terra francese davanti al suo rivale Eric Scalvini, sulla Hyundai di BRC.Alle spalle delle due Hyundai i30 N si è piazzato Salvatore Tavano, sulla Cupra TCR di Seat Motorsport Italia divisa con Matteo Greco: il pilota siciliano, al rientro alle competizioni dopo quattro anni di stop, è riuscito ad avvicinarsi ai duellanti nelle ultime fasi di gara, e ha concluso a 4 decimi da Scalvini. Anche il quarto posto di Marco Pellegrini arriva alla fine di una bagarre appassionante vissuta per l’intera gara con i compagni di squadra Jürgen Schmarl e José Rodrigues, tutti sulle Civic FK2 di Target Competition. Alle loro spalle è Federico Paolino a tagliare il traguardo in settima posizione sulla seconda  i30 N di BRC e dopo un bel sorpasso su Andrea Larini, al volante della Cupra TCR di Pit Lane. Da segnalare l’uscita di scena di Luigi Ferrara  autore della doppietta di Imola, costretto al ritiro per noie tecniche alla Alfa Romeo Giulietta del V-Action Team.

Gara2 – La seconda frazione di gara è partita sotto un nubifragio, in regime di safety car. Con molti tratti della pista francese allagati dalla pioggia, alcuni minuti dopo la direzione di gara decide per l’interruzione della gara, con bandiera rossa. La classifica viene perciò definita dallo stesso schieramento di partenza corrispondente all'ordine di arrivo di gara 1 con le prime otto posizioni invertite. Ai fini delle classifiche di campionato i punteggi sono attribuiti al 50%. In prima posizione si trova quindi il pilota toscano di Pit Lane Competizioni Andrea Larini, ottavo in gara1, che precede sul traguardo Federico Paolino, su Hyundai ed il portoghese José Rodrigues, su Honda. Soltanto un sesto, un settimo e un ottavo posto per i protagonisti del podio di gara1: la Cupra di Matteo Greco – che aveva dato il cambio a Salvatore Tavano, e le Hyundai di Eric Scalvini e Nicola Baldan.

Dopo il secondo round stagionale, la classifica di campionato italiano vede sempre in testa Luigi Ferrara, ma ora inseguito a 3,5 lunghezze da Salvatore Tavano e Matteo Greco. Terzo è ora Larini a 9 punti davanti a Baldan, che insegue a -9,5.

Il Trofeo DSG – In gara1 si conclude solo nel finale il duello per il primato del Trofeo Nazionale DSG, con Giovanni Altoè che, al volante della Audi RS3 LMS di Pit Lane, ries , ma solo dopo l’ingresso della Safety Car che neutralizza il vantaggio guadagnato fino a quel momento dal pilota della Cupra di Seat Motorsport Italia. Terzo posto per Ermanno Dionisio sulla seconda Audi di Pit Lane. In gara2, con l’ordine di arrivo che rispecchia la griglia di partenza, visto il regime di safety car dal via al traguardo, le posizioni sono invariate, con Giovanni Altoè nono assoluto al volante della Audi RS3 LMS di Pit Lane Competizioni e primo per il Trofeo Nazionale DSG davanti alla CUPRA di Max Gagliano e all’Audi di Ermanno Dionisio.
Nella classifica del Trofeo Nazionale DSG Giovanni Altoè conserva il primato davanti ad Ermanno Dionisio e Max Gagliano.

 


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