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Sanremo: Andreucci implacabile

Nulla da fare per Basso e Albertini che lo seguono in classifica, dopo i problemi di Scandola
Sanremo: Andreucci implacabile

12 apr 2015

da Sanremo: Daniele Sgorbini Inflessibile, implacabile, inarrestabile: Paolo Andreucci ha imposto ancora una volta la sua legge al Rally di Sanremo. Nel secondo atto del Tricolore, l'otto volte campione d'Italia ha colto la sua terza vittoria nella gara ligure. Un successo costruito sin dal primo metro di gara, visto che ha preso il comando sulla prima prova speciale per non mollarlo più. Il toscano della Peugeot ha costruito il vantaggio prova dopo prova nella prima metà della tappa di venerdì, per poi piazzare il colpo decisivo nella lunga ronde notturna che ha chiuso la prima frazione. Il giorno dopo si è limitato a controllare, tenendo alto il ritmo quanto bastava per far passare a Giandomenico Basso la voglia di provarci. Il veneto da parte sua ha dimostrato coi fatti di aver già smaltito al livello psicologico l'erroraccio del Ciocco, che lo ha privato di una vittoria quasi certa. Con la Fiesta a Gpl della Brc ha cercato di mettere il sale sulla coda di Andreucci e quando ha capito che sarebbe stato impossibile riprenderlo ha saggiamente deciso di tenersi saldo il secondo posto. Medaglia di bronzo per Stefano Albertini: il bresciano è apparso in crescita rispetto al Ciocco, ma comunque ancora troppo lontano per pensare di impensierire i tre big dell'Italiano e il suo podio finale è arrivato dopo i problemi patiti da Umberto Scandola nella ronde di venerdì sera. L'ufficiale Skoda è rimasto senza freni e dovendo rallentare con il solo freno a mano ha pure avuto un guaio alla trasmissione della sua Fabia. Alla fine per lui un quarto posto che gli va decisamente stretto. Quinta piazza finale per l'attesissimo Chardonnet. Vittoria e 8° posto assoluto per Rossetti nel Produzione, mentre Tassone si è imposto nello Junior e ha chiuso decimo. La classifica finale del Rally di Sanremo: 1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16) in 1.35'4”.8; 2. Basso-Granai (Ford Fiesta Ldi) a 36”5; 3. Albertini-Fappani (Peugeot 208 T16) a 1'27”6; 4. Scandola-D'Amore (Skoda Fabia S2000) a 2'12”2; 5. Chardonnet-Vilmot (Ford Fiesta R5) a 3'08”1; 6. Baccega-Ottaviani (Ford Fiesta R5) a 6'30”7; 7. “Ciava”-Ciucci (Ford Fiesta R5) a 7'14”3; 8. Rossetti-Chiarcossi (Renault Clio R3T) a 7'52”2; 9. Ferrarotti-Fenoli (Renault Clio R3T) a 8'07”7; 10. Tassone-Michi (Peugeot 208 R2) a 8'30”7. Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Ford Fiesta R5 LDI R5 #5, Movisport)

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