I piloti della Cupra per la stagione 2022 della Extreme E si sono detti pienamente aperti ad una categoria in cui possano coesistere contemporaneamente varie tecnologie, un po' come avviene nel Cross Cross, mentre il dt Xavi Serra sostiene che il campionato riservato ai SUV elettrici possa essere una prima scelta per i giovani ingegneri
03.02.2022 ( Aggiornata il 03.02.2022 18:18 )
A volte lo scoglio più difficile è proprio l'inizio, poi tutto, a seconda dei casi, può andare in discesa. L'Extreme E ha debuttato nel 2021, come più grande innovazione della scorsa stagione agonistica a livello mondiale, ed adesso guarda ad un futuro ancora tutto da scrivere e, per certi versi, addirittura da definire.
L'idea di gettare in lotta SUV al 100% elettrici, con un campionato volto a supportare la salvaguardia dell'ambiente a tutto tondo (basti pensare al paddock "galleggiante" in cui è stata trasformata la nave RMS St Helena, tutto per ridurre le emissioni di gas serra), nel 2021 ha funzionato e l'obiettivo per il 2022 è di crescere in appetibilità mediatica. Da un punto di vista ingegneristico invece sarà un'altra prova per l'elettrico, in una categoria che non esclude, un giorno, di veder correre vetture elettriche, a idrogeno oppure spinte da carburanti sintetici tutte quante insieme.
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Piloti favorevoli alla convivenza di varie tecnologie
Al riguardo, si sono detti favorevolissimi i due piloti della Abt Cupra, ovvero Jutta Kleinschmidt e Nasser Al-Attiyah. "Adoro avere un mix - ha detto Jutta, unica donna ad aver vinto la Dakar -, ed è esattamente quello che avviene del Cross Country, le cui regole per il nuovo campionato saranno proprio queste. Ci saranno tecnologie diverse ed è una cosa piuttosto unica in questo tipo di sport. Per me far coesistere tecnologie diverse penso sia interessante, perché questo dà ai costruttori la possibilità di sviluppare le loro vetture e credo sia una buona cosa per il futuro. Anche per la Extreme E potrebbe essere una buona idea andare in questa direzione, ma comprendo come, soprattutto all'inizio di una nuova serie, a volte servano dei compromessi per permettere ai team di gareggiare, perché è molto costoso sviluppare progetti con queste caratteristiche".
In linea con Jutta il compagno di squadra Al-Attiyah, quattro volte vincitore alla Dakar: "E' bello avere varie tecnologie tutte insieme per vedere qual è la migliore, ed è proprio quello che sta accadendo nel Cross Country. Sono sicuro che in futuro sarà così anche per la Extreme E, per rendere il campionato ancor più sfidante".
Extreme E come prima scelta per i giovani ingegneri
Alla Extreme E dunque si guarderà con interesse, a più livelli: ex piloti F1 come Rosberg, Hamilton e Button vi hanno investito, piloti di esperienza come Al-Attiyah, Kleinschmidt e Sainz senior hanno accolto la sfida a livello di pilotaggio, e di conseguenza pure per gli ingegneri, soprattutto i giovani neolaureati appena usciti dalle università, la Extreme E potrà rappresentare uno sbocco di prima scelta per cominciare una carriera nel motorsport: "Non ci sono molte piattaforme elettriche a livello professionale - ha detto Xavi Serra, direttore tecnico della Cupra -, ma gli studenti stanno già lavorando nella Formula Student a progetti di questo genere, e stanno facendo un lavoro bellissimo. Competizioni a guida autonoma, vetture elettriche e quant'altro. Per chi è dietro a questi programmi ci dovranno essere sbocchi ma al momento non ce ne sono molti, perché la Formula E ha già raggiunto un livello altissimo ed è difficile entrarci a lavorare subito, per cui perché no, l'Extreme E potrebbe essere presto una piattaforma per loro per iniziare la loro avventura professionale nel motorsport".
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Il calendario della Extreme E 2022
1) 19-20 febbraio - Arabia Saudita
2) 7-8 maggio - Italia
3) 9-10 luglio - Scozia o Senegal
4) 10-11 settembre - Cile
5) 26-27 novembre - Uruguay
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