Stesso atteggiamento, risultato differente: nella
seconda tappa della 37ª Dakar, quella da Villa Carlos Paz a San Juan, i due portacolori del team Mini
Nasser Al-Attiyah e Orlando Terranova hanno continuato a "tirare" come indemoniati. Ma mentre il pilota del Qatar ha concluso da vincitore recuperando alla grande la
penalizzazione di ieri (2 minuti) che gli aveva tolto il primo posto al traguardo e in classifica, quello argentino è stato vittima di un
fuoripista negli ultimi chilometri (sui 518 di "speciale") che gli ha fatto perdere parecchio tempo, almeno una ventina di minuti. Di conseguenza,
Al-Attiyah è tornato al comando anche in classifica generale, mentre
Terranova è scivolato al 10° posto.
Ottimo secondo posto, sia nella tappa che in classifica generale, per il sudafricano
Giniel De Villiers e la sua Toyota distanziati di 8 minuti e mezzo, come pure il 3° della giornata lo diventa anche nel totale per l'olandese
Bernhard Ten Brinke sempre su Toyota, staccato di poco più di 10 minuti nella tappa di oggi. Che si è dimostrata piuttosto dura, come era peraltro nelle attese, tanto che per i motociclisti è stata accorciata. Sono stati 518/625 km nella Pampa argentina in cui
Nani Roma è stato nuovamente attardato da qualche problema, seppur in misura decisamente minore di ieri, e dove pure
Robby Gordon ha perso una quarantina di minuti per risolvere (vedremo quanto definitivamente) un'avaria.
Alla fine, in questa tappa abbiamo le prime 7 posizioni appannaggio di
Mini e Toyota, con la
Peugeot portata all'ottavo posto ancora da
Carlos Sainz che, nonostante sia stato coinvolto in un incidente con un motociclista, in "generale" si trova 7° staccato dal vertice di 20 minuti e mezzo: un divario ancora recuperabile se e quando i piloti del team francese avranno individuato meglio i limiti e la messa a punto dei "buggy" a due ruote motrici. Intanto però
Stephane Peterhansel ha perso qualcosa come un'ora per essere rimasto (pare) col cambio bloccato in seconda marcia, e al momento è classificato 26° di giornata.
La tappa di
martedì 6 gennaio va da San Juan a Chilecito e sarà decisamente meno lunga, con
284 km di prova speciale sui 542 complessivi. Una tratta caratterizzata da spettacoli mozzafiato, se solo i concorrenti avessero la possibilità di distrarsi: invece dovranno fare attenzione al
fondo in terra rossa e ai canyon, dove anche sulla pista si trovano tante
grosse pietre da evitare. Qui anche la minima distrazione potrebbe avere conseguenze notevoli.
Maurizio Voltini
Classifica della seconda tappa
Classifica generale
