La
terza tappa della Dakar 2015 era certamente meno impegnativa in sé, rispetto alla precedente, ma è risultata lo stesso determinante per parecchi concorrenti: parliamo soprattutto di quelli attardati ieri notte, che spesso sono arrivati a
San Juan in mattinata riuscendo per poco a prendere il via della frazione successiva. Alcuni però non ce l'hanno fatta: sono
ben 34 gli equipaggi che non sono riusciti a presentarsi entro il termine massimo previsto per prendere la partenza.
Per quanto riguarda la gara vera e propria, inizialmente sembrava fosse il momento buono per
Giniel De Villiers e la Toyota, ma al termine dei 284 km di prova speciale (sui 542 complessivi tra San Juan e Chilecito) anche per via di una foratura del sudafricano è stato
Orlando Terranova a precedere tutti, conquistando la terza vittoria parziale della Mini. Questo con un divario comunque contenuto sotto i 2 minuti, mentre a poco meno di 3 minuti si è classificato ottimo terzo il saudita
Yazeed Alrajhi con un'altra Toyota.
Buona prestazione anche per
Carlos Sainz, giunto quarto a poco più di 4 minuti, confermando il trend in recupero della Peugeot, mentre
Nasser Al-Attiyah stavolta ha avuto uno svantaggio nel partire primo, perché le moto seguivano un percorso differente e quindi non aveva tracce da seguire. Così si è dovuto "accontentare" del quinto posto per 12 secondi in più, davanti a
Roma e
Peterhansel. Problemi invece per
Ten Brinke, oggi attardato di una trentina di minuti dopo la bella prestazione di ieri. In conseguenza di tutto ciò,
Al-Attiyah ha mantenuto il comando in classifica generale, ma il suo vantaggio si è ridotto a poco più di 5 minuti sul secondo che appunto è
De Villiers, mentre
Terranova a 18 minuti precede
Sainz salito quarto e distanziato di 1 minuto e mezzo dall'argentino.
La quarta tappa si snoderà fra
Chilecito e Copiapo, per 909 km, dei quali però solo 315 sono quelli cronometrati. In ogni caso attraversare il confine con il
Cile e quindi le
Ande non sarà una cosa da poco: si parte da un'altitudine di quasi 5000 metri per doppiare il passo di San Francisco lungo i sentieri minerari, per passare quindi al fondo sabbioso del
deserto di Atacama e finire (gli ultimi 40 km) sulle dune giganti verso Copiapo. Anche stavolta sarà dura, per chi parte in coda, finire prima che sia notte...
Maurizio Voltini
Classifica della terza tappa
Classifica generale