In questa 12esima tappa della
Dakar che andava da Termas de Rio Hondo a Rosario, il capoclassifica
Nasser Al-Attiyah non ha voluto prendere rischi inutili, classificandosi comunque quarto quando invece il diretto contendente per la vittoria finale,
Giniel De Villiers, non è andato oltre il 12° posto. Il sudafricano è stato infatti ancor più prudente -
«Ho guidato pianissimo», ha dichiarato - perché sa benissimo che a questo punto
solo un errore può ridecidere la classifica, e non vuole certo essere lui a farlo.
Qualche rischio in più se l’è invece preso l’argentino
Orlando Terranova, che è così andato a vincere per la quarta volta in questa edizione della
Dakar, superando di soli 30 secondi il russo
Vladimir Vasilyev e di 1 minuto e mezzo il connazionale
Emiliano Spataro. Per quest’ultimo si tratta di un risultato di spicco che corona una gara spesso appena a ridosso dei protagonisti con la sua
Renault Duster. Bene anche
Bernhard Ten Brinke, classificatosi 5° a meno di 2 minuti di ritardo dai primi pur se ad un certo punto era in testa. I distacchi non sono stati esagerati, anche perché lo stage che si è corso fra la vegetazione è stato di “soli” 298 km sui 1.024 complessivi: un trasferimento lungo che richiedeva di evitare disattenzioni prima di tutto.
Visto il risultato di tappa, in pratica la
classifica generale non fa che confermarsi ancor di più, con
Al-Attiyah che aumenta il suo vantaggio su
De Villiers da 29 a quasi 36 minuti. Questo quando manca solo l’ultima giornata che porterà
da Rosario al traguardo finale (e iniziale) di
Buenos Aires: i 393 km finali (dei quali 174 di “speciale”) dove ormai i protagonisti penseranno soprattutto a concludere questa maratona. Ma la statistica dice che ogni anno c’è almeno uno dei concorrenti che si ritira proprio in quest’ultima fase…
Maurizio Voltini
La classifica della dodicesima tappa:
La classifica generale:
Il percorso della dodicesima tappa
