È stata una tappa, la seconda della
Dakar 2016 ma prima realmente corsa, caratterizzata dal fondo veloce e senza particolari difficoltà, quella
da Villa Carlos Paz a Termas Rio Hondo. 846 km che hanno favorito l'esperienza dei rallisti, in particolare quella di
Sebastien Loeb che ha portato alla vittoria (la sua prima assoluta di tappa) la Peugeot 2008 DKR davanti alla vettura gemella di
Stephane Peterhansel, preceduto di 2'23". A soli ulteriori 15 secondi troviamo terza la Toyota del russo
Vladimir Vasilyev.
Del resto la linearità di questa speciale - oltretutto
accorciata per via del maltempo a 387 km anziché 510, al CP4 - viene confermata dai distacchi ridotti, per gli "standard" dei raid: infatti fra i 3 e i 5 minuti di ritardo dal capofila troviamo dal quarto (
Giniel De Villiers) al decimo classificato (
Bernhard Ten Brinke).
Chi non è riuscito ad approfittare del tracciato "da rallista" è stato
Carlos Sainz, attardato da un problema tecnico dopo un centinaio di km che gli ha fatto perdere una dozzina di minuti. Al momento in cui scriviamo, lo spagnolo figura 14° nella classifica parziale.
Problemi anche per
Nani Roma, Xavier Pons e Orlando Terranova, tutti rimasti bloccati in un tratto decisamente fangoso e finiti in coda alla classifica, mentre il vincitore 2015
Nasser Al-Attiyah figura ottavo solo per aver cercato di contenere i rischi iniziali ma restando ugualmente vittima di una foratura.
Quella che attende domani i concorrenti è la tappa
da Rio Hondo a San Salvador de JuJuy: 663 km dei quali 314 destinati allo stage, costituiti da
piste di montagna che offrono buone opportunità di rimonta però a fronte di maggiori rischi. Sarà necessaria un'elevata e
continua concentrazione, e oltretutto c'è sempre la difficoltà del
fondo reso pesante dalle piogge che può tradire anche i più esperti.
Maurizio Voltini
La classifica della seconda tappa
La classifica generale dopo 2 tappe
